Record di salvataggi nelle spiagge di Tortolì: interventi ad Orrì e Cea
Una domenica funestata dalla tragedia nelle acque di Cala Liberotto, dove è annegato un vigile urbano di Orune di 59 anni, ma anche da diversi interventi dei bagnini degli stabilimenti privati del litorale tortoliese che sono serviti a mettere in
Una domenica funestata dalla tragedia nelle acque di Cala Liberotto, dove è annegato un vigile urbano di Orune di 59 anni, ma anche da diversi interventi dei bagnini degli stabilimenti privati del litorale tortoliese che sono serviti a mettere in salvo bagnanti in difficoltà nelle acque agitate dal vento.
Dopo il salvataggio di una coppia e di un ragazzino nella spiaggia centrale di Orrì ad opera di Luca Mucaria, il giovane bagnino di Girasole che lavora nello stabilimento balneare da Luca e che è stato aiutato da due turisti il veronese Davide Turco e il romano Giancarlo Magistretti, altri due ragazzini francesi sono stati tratti in salvo nella spiaggia di Cea. Nella spiaggia al confine con Bari Sardo è intervenuto il bagnino del chiosco bar I Ginepri, Enrico Arzu di Lotzorai.
La stagione balneare in Sardegna, secondo una recente disposizione regionale, dura 12 mesi all’anno, sei mesi quella estiva e altrettanti quella invernale. E i soldi nelle casse dei comuni chiamati a predisporre il servizio nelle spiagge libere sono quelli che sono, ovvero scarsissimi. E di fatto non bastano ad assicurare un servizio in gradi di coprire tutte le spiagge.
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