La Casina delle Civette è vera chicca della ‘Roma insolita’, nascosta nel parco di Villa Torlonia. In questa storia ci sono, appunto, molte civette, un villino fiabesco e un principe, Giovanni Torlonia, rimasto alla storia come bello, antipatico e amante dell’esoterismo. Fu proprio lui a trasformare quello che nasceva nell’800 come banale capanno svizzero dallo stile rustico in un villino eclettico e mistico, pieno di decorazioni, vetrate, boiserie e simboli e leggende.
Il Casino si trova in posizione defilata nel bel Parco di Villa Torlonia, proprietà dell’omonima e nobile famiglia romana ed era un luogo di evasione dalla sfarzosa residenza principale, il Casino nobile (dove tra l’altro alloggiò Mussolini). In questo casino i ricchi nobili venivano a rilassarsi, passeggiare e leggere, lontani dal caos cittadino e dalla frenesia della vita mondana. Giovanni Torlonia invece si trasferì a vivere nel Capanno, proprio come un eremita e tra aggiunte e trasformazioni varie gli diede una personalità inconfondibile, ibrida, un vero melting pot di stili architettonici e decorazioni bizzarre.
Il Villino subì, nel corso dei decenni, vari vandalismi, sia durante la II guerra mondiale (fu occupato per 3 anni dalle truppe angloamericane) che nel periodo successivo. Il colpo di grazia arrivò nel 1991, quando un incendio ne rovinò i muri e le pareti. Ma il Villino venne immediatamente restaurato in maniera meticolosa e attenta, ed oggi possiamo ammirarne il risultato.
Il nome di questa casa deriva dalla presenza un po’ ovunque della civetta, uno dei tanti simboli esoterici amati dal principe Giovanni. C’è addirittura un’intera Stanza delle civette, impreziosita e arricchita da delle bellissime vetrate con questo uccello appollaiato su tralci d’edera. I dolci rapaci dagli occhi tondi accolgono i visitatori già all’entrata, e i loro disegni sono un po’ ovunque sparsi per tutta la casa. Una delle leggende legate alla Casa delle Civette è che chi riesca a contarle tutte, dalla più grande ed elegante fino alla più nascosta, avrà in dono dal fantasma del Principe Giovanni eterna saggezza e sapienza.
Attualmente la Casina è formata da due edifici, il villino principale e la dependance, collegati da una galleria in legno e da un passaggio sotterraneo. Anche qui, riguardo il passaggio sotterraneo, si legge di diverse leggende. Una racconta che il Principe Giovanni, sebbene si fosse rifugiato nella sua vita da eremita, amasse lo stesso la compagnia di belle donne, perciò aveva fatto costruire il passaggio sotterraneo… Ad ogni modo, l’esterno sembra un’accozzaglia di elementi che insistono sull’originaria, rustica struttura, ma in realtà sono finemente arricchita da grandi finestre, loggette, porticati, spioventi, archetti e scalette. Insomma, ogni centimetro delle pareti esterne è curata nel minimo dettaglio.
Ultima ma non ultima, la leggenda delle vetrate. Siccome la Casa delle Civette, come già accennato, è decorata da bellissime vetrate in stile liberty, si dice che alcuni visitatori abbiano visto effettivamente le civette dipinte sui vetri muoversi, sbattere le ali o capovolgere gli occhi. Si tratta naturalmente di un’illusione ottica data dall’enorme quantità di rapaci presente e dalle vetrate così luminose e limpide da rispecchiare gli alberi e la natura tutt’attorno ma… è bello fantasticare!
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