Lo sapevate? Nei sotterranei del Foro di Traiano di Roma esiste una colonia di granchi

Non tutti sanno che a Roma, nei sotterranei dei Mercati di Traiano e della Basilica Ulpia è possibile incontrare i simpatici crostacei. Anche se sono stati scoperti in tempi relativamente recenti, è possibile che siano presenti da secoli.
Roma, nei sotterranei del Foro di Traiano vive una sorprendente colonia di granchi.
Un dettaglio curioso e poco conosciuto arricchisce il fascino millenario di Roma: nei sotterranei dei Mercati di Traiano e della Basilica Ulpia, nel cuore del Foro di Traiano, vive da tempo una colonia di granchi. Un fenomeno insolito che sorprende i visitatori e che aggiunge un elemento di meraviglia a uno dei luoghi simbolo della storia della città eterna.
In quello che fu il più grande complesso monumentale dell’antica Roma, realizzato per volere dell’imperatore Traiano all’inizio del II secolo d.C., le vestigia imponenti di architetture, archi e volte sotterranee custodiscono infatti questa presenza inattesa. Tra pietre e corridoi scavati nel tufo, in un ambiente umido e riparato, i granchi hanno trovato il loro habitat naturale, sviluppando una piccola colonia che resiste e prospera lontano dagli sguardi diretti della città in superficie.
La loro presenza non ha nulla di folkloristico: rappresenta piuttosto un esempio di adattamento della natura, capace di insediarsi anche in luoghi che portano il peso della storia di duemila anni. Un contrasto affascinante tra il mondo animale e l’eredità monumentale della civiltà romana, che rende questo sito archeologico ancora più straordinario.
I Mercati di Traiano e la Basilica Ulpia, già noti come testimonianze eccezionali dell’urbanistica e dell’architettura imperiale, custodiscono dunque non soltanto reperti e memorie di un passato glorioso, ma anche una piccola forma di vita contemporanea che convive silenziosamente con i resti del foro. Un dettaglio che incuriosisce studiosi e visitatori e che arricchisce ulteriormente la narrazione di un luogo in cui la storia non smette mai di rivelare nuove sorprese.
Non tutti conoscono questo curioso dettaglio: in uno dei luoghi più iconici e visitati della città, sotto gli occhi inconsapevoli di milioni di turisti, questi simpatici crostacei si muovono silenziosi, adattati perfettamente a un ambiente umido e ombroso che sembra fatto su misura per loro. Sebbene la loro scoperta sia avvenuta solo in tempi relativamente recenti, non è escluso che vivano lì da secoli, nascosti tra le pietre scolpite dal tempo, testimoni silenziosi di un passato glorioso. La loro presenza, tanto inattesa quanto suggestiva, aggiunge un tocco di mistero a un sito già straordinario, dimostrando che anche tra le rovine più studiate si nascondono ancora storie sorprendenti.

Il granchio del Foro di Traiano
Non tutti sanno che a Roma, nei sotterranei dei Mercati di Traiano e della Basilica Ulpia è possibile incontrare i granchi. Sì, proprio i crostacei, segnalati da “Roma Sotterranea – speleologia per l’archeologia” nel 2005 (anche se la loro presenza è stata già individuata negli anni ’80), si rifugiano nelle canaline di scarico e nei condotti. Si tratta di granchi fluviali, il cui nome scientifico è “Potamon fluviatile”, un crostaceo decapode di acqua dolce, il cui carapace raggiunge circa 6 cm di diametro in media. Vive generalmente in tane scavate lungo le sponde di torrenti e pozze d’acqua dolce e le tane di fango sotto i Mercati di Traiano sembrano essere un ambiente ideale considerato che si sono riprodotti generando una ricchissima colonia. E sono destinati a crescere ulteriormente, visto che questi granchi producono circa 200 uova a covata. Escono solo di notte, momento in cui vanno alla ricerca di cibo come larve di insetti, vermi, alghe, rifiuti e si trovano all’interno di un’area del foro nascosta dove le persone non hanno accesso, ma c’è un cartellone piantato dal Bioparco di Roma che segnala la loro presenza in via Alessandrina.
Sono riusciti ad adattarsi ai sotterranei romani anche perché sono in grado di tollerare bassi tassi di umidità che permettono loro di lasciare l’acqua e di avventurarsi per decine di metri in ambiente asciutto. La primavera è il periodo di maggiore movimento e quindi proprio questo è il periodo ideale per le loro attività, mentre tra giugno e settembre avviene l’ovodeposizione e dopo quaranta giorni è possibile assistere alla loro schiusa. La mamma si prende cura di loro per circa due settimane, per poi divenire completamente autonomi con un’aspettativa di vita di circa 10 anni.
Anche se sono stati scoperti in tempi relativamente recenti, è possibile che siano presenti da secoli visto che la zona è caratterizzata da paludi antecedenti addirittura la costruzione dei Fori Imperiali.
Dopo il 2005, sono stati avvistati proprio quest’anno da un gruppo di studio dell’università di Roma Tre, che comunque si occupa di loro dal 1997. Le ipotesi del loro arrivo in queste zone sono molteplici: potrebbero essere arrivati dal Tevere, aver percorso le fogne o i dotti acquiferi.

Il Foro di Traiano
A parlarne negli anni è stato il responsabile dell’epoca dell’ufficio Fori imperiali della Soprintendenza del Comune, Roberto Meneghini; la ricercatrice Francesca Schiavone che ha sottolineato come i granchi si siano adattati ad un ambiente inquinato e quindi ostile alla vita.
I Mercati di Traiano sono costituiti da un ampio complesso di strutture di epoca sulle pendici del colle Quirinale. In antichità si svolgevano attività amministrative collegate ai Fori.
Immaginiamo i Mercati della Roma dell’epoca, brulicante di persone e attiva come i piccoli granchi che li attraversano nel sottosuolo, ora.
Credit foto:
1) Roma Sotterranea
2) Wikipedia
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