La leggenda di Avalon: a Roma un ristorante ispirato interamente al Medioevo

Sei pronto a tornare indietro nel tempo? Con questa domanda accoglie i suoi clienti il ristorante “La Leggenda di Avalon”. Si trova al centro di Roma, in zona San Giovanni ed è interamente ispirato al Medioevo è caratterizzato da suggestive scenografie che rendono la location come un antico castello.

È possibile usufruire di un variegato menù e vi sono spesso organizzati eventi e serate tematiche.
Le ricette prevedono anche pietanze e bevande medievali, come la Braggot, un’antica birra speziata e servita calda o ricette di fine ‘300 che venivano servite durante I banchetti reali in un’unica portata come all’epoca. Ricco l’utilizzo di legumi, agrodolce, spezie. Una specialità le carni profumate di aromi. Da segnalare il Nucato, un antico dolce con noci, mele, cannella, adagiato su salsa di arancia e miele.
Si può bere in corni e calici, il tutto accompagnato da spade, corde, armature, ed assistere a spettacoli dal vivo in costume. Per gli amanti del gotico, tra le particolarità anche strumenti di tortura con personale perfettamente abbigliato.
Tra gli eventi “la tavola rotonda” dove ci si può sedere, volendo anche in costume, in un banchetto che ricorda la leggenda di Re Artù. È possibile organizzare e personalizzare le proprie feste come un compleanno ed una laurea o organizzare una cena medioevale guidata.
Il venerdì da Avaloon è possibile partecipare al torneo di spade, con tanto di duelli tra cavalieri.
Per San Valentino una divertente proposta di ricette afrodisiache accompagna il menù.
Inoltre si può diventare re per una notte estraendo la “spada nella roccia”.
Ovviamente rientra in una proposta esperienziale, tipicamente turistica, adatta per chi voglia trascorrer una serata diversa. In Europa esistono proposte simili pensiamo ad esempio al Gordon Wine Bar di Londra, ma “La leggenda di Avalon” costituisce nella capitale un punto di riferimento anche per chi pratica per passione o divertimento giochi di ruolo, incontri in costume.
Nel sito del ristorante si ripercorre la loro storia : “Il ristorante nasce a Roma, come evoluzione della grande tradizione e storia della famiglia Impagliazzo.
Nel 1946 il capostipite Giuseppe apre “Vini e Oli”, una delle più antiche cantine in zona San Giovanni, tracciando così le solide basi dell’attività di famiglia. Nel 1965 il figlio Claudio, ristruttura l’azienda facendone una delle più belle enoteche di Roma, con un vasto assortimento di vini da tutta l’Italia. Due lutti devastanti colpiscono la famiglia. Un momento terribile per l’azienda che sembra arrancare. E’ allora che Sabrina e la mamma Vittoria decidono di riprendere in mano la situazione con il supporto di Massimo, marito di Sabrina. E’ il 1991 quando la coppia, seguendo le evoluzioni del mercato, affianca all’enoteca un wine bar-bistrot ,” Bacco, tabasco e senape. È’ una risalita lenta, dura ma incredibile e tenace. Il 1997 segna la svolta, dalla grande passione di Massimo e Sabrina per il Medioevo, nasce La Leggenda di Avalon”.
È possibile prenotare, ricorrere al take away regalare una cena al numero Tel: 06-7015755 o chiedere informaziooni alla email: avalonroma@gmail.com e vi ci si può recare in via Terni 21 dalle 17 del pomeriggio alle due di notte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un passo avanti per le famiglie arcobaleno a Roma

A Roma prosegue il percorso di riconoscimento dei diritti per le famiglie con due mamme, un'attività che ha visto la firma di nuovi atti di nascita, segnando un momento significativo nella tutela dei minori e nel riconoscimento di legami affettivi. Presso gli uffici dell’Assessorato alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all’Attrazione Investimenti, sono stati firmati due nuovi atti per i piccoli Ettore e Alessandro, che hanno così ottenuto il riconoscimento ufficiale delle loro due madri.
Un passo avanti per le famiglie arcobaleno a Roma.
A Roma prosegue il percorso di riconoscimento dei diritti per le famiglie con due mamme, un’attività che ha visto la firma di nuovi atti di nascita, segnando un momento significativo nella tutela dei minori e nel riconoscimento di legami affettivi. Presso gli uffici dell’Assessorato alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all’Attrazione Investimenti, sono stati firmati due nuovi atti per i piccoli Ettore e Alessandro, che hanno così ottenuto il riconoscimento ufficiale delle loro due madri.
Questo evento rientra in un più ampio sforzo dell’amministrazione capitolina per colmare un vuoto normativo e garantire la piena dignità alle famiglie arcobaleno. L’Assessora Monica Lucarelli ha sottolineato come l’iniziativa non sia solo una questione di procedure amministrative, ma una questione di giustizia e di diritti conquistati. Con le firme apposte per Ettore e Alessandro, si è raggiunto un totale di 11 atti di riconoscimento successivi, 3 pre-riconoscimenti e 2 atti di nascita.
“Ogni volta che metto una firma, penso che stiamo restituendo rispetto e dignità a famiglie che per troppo tempo sono state invisibili”, ha dichiarato l’Assessora. Questo impegno, ha aggiunto, è in linea con le direttive della Corte Costituzionale, che ha ribadito la necessità di tutelare i legami affettivi dei bambini e delle bambine. Entro la fine della settimana, il numero degli atti sottoscritti è destinato a salire a 16 atti di riconoscimento, 4 pre-riconoscimenti e 2 atti di nascita. Cifre che, secondo l’Assessora, segnano con chiarezza la strada intrapresa da Roma Capitale a fianco delle famiglie omogenitoriali.
Il ruolo cruciale in questo processo è stato riconosciuto a Marilena Grassadonia, coordinatrice delle Politiche per i Diritti LGBT+ di Roma Capitale. “È grazie a questo impegno comune se oggi Roma può dire di essere più giusta e più vicina alla vita concreta delle persone”, ha affermato Lucarelli. L’introduzione dello strumento del pre-riconoscimento viene visto come un passo fondamentale, che permette di garantire fin da subito il legame genitoriale, offrendo una maggiore sicurezza e stabilità alle famiglie. L’obiettivo, ha concluso l’Assessora, è chiaro: Roma vuole essere e restare una città che accoglie, che riconosce e che non lascia indietro nessuno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA