Lo sapevate? Castel Sant’Angelo per tanto tempo è stato il rifugio dei Papi

Lo sapevate? Castel Sant’Angelo per tanto tempo è stato il rifugio dei Papi. Castel Sant’Angelo non è sempre stato un castello. Castel Sant’Angelo (detto anche Mausoleo di Adriano), è un monumento di Roma, situato sulla sponda destra del Tevere, a
Lo sapevate? Castel Sant’Angelo per tanto tempo è stato il rifugio dei Papi.
Castel Sant’Angelo non è sempre stato un castello.
Castel Sant’Angelo (detto anche Mausoleo di Adriano), è un monumento di Roma, situato sulla sponda destra del Tevere, a poca distanza dal Vaticano, tra il rione di Borgo e quello di Prati; è collegato allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del “passetto”. Il castello è stato radicalmente modificato più volte in epoca medievale e rinascimentale. Il monumento è arrivato a noi attraverso tantissime trasformazioni e vicissitudini: fu infatti anche rifugio e sede dei papi, sede del tesoro, tribunale e prigione, caserma e poi museo e soprattutto resistette al Sacco di Roma dei Lanzichenecchi.
Tutto ha inizio nel 135 d.C. quando l’imperatore Adriano chiede all’architetto Demetriano di costruire un mausoleo funebre per sé e i suoi familiari, ispirandosi al modello del mausoleo di Augusto, ma con dimensioni gigantesche. I lavori durarono diversi anni e furono ultimati da Antonino Pio nel 139.
Il Mausoleo ospitò i resti dell’imperatore Adriano e di sua moglie Vibia Sabina, dell’imperatore Antonino Pio, di sua moglie Faustina maggiore e di tre dei loro figli, di Lucio Elio Cesare, di Commodo, dell’imperatore Marco Aurelio e di altri tre dei suoi figli, dell’imperatore Settimio Severo, di sua moglie Giulia Domna e dei loro figli e imperatori Geta e Caracalla.
Il mausoleo perse in parte la sua funzione quando fu collegato alle Mura Aureliane, diventando parte del sistema difensivo cittadino.
Siamo nel 403 d.C., quando l’imperatore occidentale Onorio decide d’includerlo nelle mura aureliane. La storia di Castel Sant’Angelo assume qui una piega decisiva: la struttura viene infatti adibita a baluardo difensivo, si prende tale decisione a seguito delle numerose incursioni nella città di barbari e saccheggiatori.
Castel Sant’Angelo diventa una roccaforte e sono in parecchi a volersela contendere.
Tra questi Papa Orsini, alla fine del 1200 il proprietario dell’epoca di Castel Sant’Angelo che decide di trasferirvi una parte della sede apostolica. Il Passetto di Castel Sant’Angelo viene costruito per collegare il Castello alla Basilica di San Pietro garantendo così al Papa maggior sicurezza. Non solo, Papa Orsini fa anche costruire una cappella dedicata a San Michele in cima all’edificio, dalla cui statua deriva il nome del castello.
Papa Urbano V s’insedierà ufficialmente a Castel Sant’Angelo nel 1367 legandolo da questo momento in poi indissolubilmente al papato che troverà sempre rifugio in questa roccaforte.
Dopo l’occupazione francese sarà papa Bonifacio IX, nel 1395, a riprendere possesso della roccaforte ed ad affidare all’architetto Niccolò Lamberti la ristrutturazione dell’edificio danneggiato.
Questi lavori di consolidamento della struttura giungeranno al termine con il pontificato di Alessandro VI quando con l’architetto Antonio da Sangallo il Vecchio la struttura assume proprio le sembianze di roccaforte militare.
Ogni papa farà apportare diverse modifiche alla struttura.
Dopo il 1527 un gran numero di popolani e papa Clemente VII vi troveranno rifugio salvandosi da saccheggi e dalla peste.
Saranno papa Paolo III e papa Paolo IV ad apportare le modifiche che restituiranno dignità e bellezza a quest’edificio che verrà poi gradualmente abbandonato, non più sede papale verrà adibito a carcere fino al 1870.

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