Lo sapevate? I pollici “verso” degli imperatori romani erano in realtà rivolti verso l’alto se volevano uccidere

Il mito del "pollice verso" come segno di morte dei gladiatori ha radici nel fraintendimento dei gesti e delle parole antiche. Sebbene sia un'immagine potente che rimane viva nella cultura popolare, la verità storica ci insegna tutt’altro.
Lo sapevate? I pollici “verso” degli imperatori romani erano in realtà rivolti verso l’alto se volevano uccidere.
Il mito del “pollice verso” come segno di morte dei gladiatori ha radici nel fraintendimento dei gesti e delle parole antiche. Sebbene sia un’immagine potente che rimane viva nella cultura popolare, la verità storica ci insegna tutt’altro.

Imperatore romano
Continua il nostro viaggio alla scoperta della verità storica sui gesti. La volta scorsa abbiamo parlato del fatto che il saluto fascista venga ancora oggi erroneamente attribuito all’antica Roma. Questa volta parleremo del “pollice verso”, comunemente associato alla morte di un gladiatore, una delle immagini più iconiche legate alla cultura popolare romana.
Per capire meglio il significato del gesto del “pollice verso”, è utile partire dal contesto in cui si svolgevano i combattimenti tra gladiatori. Questi eventi erano organizzati come spettacoli pubblici, spesso per celebrare vittorie militari o per onorare i defunti, ma anche come una forma di intrattenimento popolare che coinvolgeva l’intera società romana.
Alla fine dello spettacolo/duello nelle arene o nel Colosseo, il pubblico e l’organizzatore del gioco guardavano verso l’imperatore per determinare il destino del gladiatore sconfitto. Gli imperatori, i consoli o i magistrati che presiedevano questi spettacoli avevano infatti l’autorità di decidere il destino dei combattenti.
Va sottolineato che era un evento raro assistere all’uccisione di un gladiatore, molto costosi da addestrare. A tal proposito vi invitiamo a leggere l’articolo su Vistanet dedicato all’educazione dei gladiatori.
Secondo il luogo comune più volte smentito, quando un imperatore voleva decretare la condanna di un combattente durante una manifestazione pubblica spettacolare nelle arene, girava il pollice verso il basso, mentre il pollice verso l’alto avrebbe significato la sua salvezza.
La confusione moderna sul significato del “pollice verso” è in gran parte dovuta all’interpretazione cinematografica e letteraria che ha preso piede a partire dall’epoca moderna. Film come Il Gladiatore hanno contribuito a cementare l’idea che l’imperatore levasse il pollice verso il basso per decretare la morte di un gladiatore, ma gli storici antichi sembrano suggerire il contrario: il pollice in alto ricorderebbe una spada, quindi alzarlo sarebbe significherebbe morte mentre metterlo in basso o chiuderlo nel pugno avrebbe lo stesso significato di mettere l’arma nel fodero.
Un’interpretazione più plausibile è che il gesto di abbassare il pollice fosse simbolicamente un invito a “ridurre” o “sostituire” l’arma, piuttosto che a uccidere direttamente.
In effetti, il vero gesto per la morte potrebbe essere stato quello di alzare la mano aperta in segno di “taglio” o “fermare” il combattimento, a seconda della situazione. La confusione nasce anche dalla traduzione delle parole latine “pollice verso”, che in realtà indicano più un gesto della mano che una direzione precisa del pollice stesso.
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