Vietato fare mondezzaro, a Roma il problema rifiuti è antico: le targhe che invitano a non fare rifiuti

In giro per la città le targhe marmoree che invitano a non sporcare. Questa sai dove è stata affissa?
Vietato fare mondezzaro, a Roma il problema rifiuti è antico: le targhe che invitano a non fare rifiuti.
In giro per la città le targhe marmoree che invitano a non sporcare. Questa sai dove è stata affissa?
Risalgono al 1600-1700 d.C. e le puoi trovare affisse sui palazzi storici, nei vicoli, sulle mura di strade impervie e vicino a sacre chiese. Invitano a mantenere un comportamento civile indicando anche le possibili ammende in caso di trasgressione. Queste variano da semplici multe, la scomunica, fino a punizioni corporale come “scudisciate pubbliche”.
Sono le targhe di marmo che avvisano di non sporcare la città di Roma, testimonianza del fatto che il problema rifiuti nella città è un fatto antico e ne parla nei suoi scritti anche Giuseppe Gioacchino Belli.

Via dei Farnesi
L’immagine della targa che abbiamo pubblicato si trova in via dei Farnesi, posizionata sulla facciata laterale di Palazzo Fioravanti: “per ordine di Monsignor illustrissimo presidente delle strade si proibisce a qualunque persona di fare mondezzaro intorno e sotto questo palazzo”, datato 4 luglio 1742 con riferimento a una disposizione che compare in un editto dell’epoca. Il “presidente delle strade” di cui si parla, indicato come “monsignore” è un uomo appartenente alla chiesa eletto addirittura dal Papa e quindi considerato un’alta carica.
La targa di cui parliamo oggi, come dicevamo, è stata affissa su Palazzo Massa Fioravanti, la cui entrata è su via Monserrato, una delle vie più belle di Roma, mentre la facciata laterale di via dei Farnesi (un tempo Vicolo dell’Orazione e Morte), unisce piazza Farnese a via Giulia. Non stupisce quindi che si cercasse di mantenere il decoro e di contenere un problema che ancor oggi si fatica a contenere.
Ma se all’epoca chi sporcava veniva punito con multe e punizioni corporali, cosa succede a chi sporca la bellissima città? Oggi le sanzioni vanno dalle 50 alle 600 euro, ma non sono sufficienti a disincentivare alcuni cittadini e turisti poco attenti a sporcare.

Il palazzo in cui si trova la targa
Il problema della sporcizia a Roma è una questione complessa, legata a vari fattori come la gestione inefficiente dei rifiuti, la carenza di personale e di risorse per la raccolta, ed un elevato livello di turismo che aumenta la quantità di rifiuti prodotti ogni giorno. I residenti spesso segnalano cumuli di immondizia, cassonetti stracolmi e difficoltà nello smaltimento, a cui si aggiunge l’abbandono dei rifiuti ingombranti nelle aree pubbliche.
Negli ultimi anni, sono stati avviati tentativi per migliorare la situazione, come la collaborazione con aziende per implementare nuove strategie di raccolta differenziata e la creazione di iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere cittadini e visitatori nel mantenimento della pulizia pubblica. Tuttavia, la situazione richiede un approccio integrato e sostenibile per un cambiamento duraturo, con soluzioni che comprendano un aumento degli investimenti nelle infrastrutture di gestione dei rifiuti e un miglioramento dell’educazione civica sulla cura dello spazio urbano.
foto: Rita Chessa

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