Pierfrancesco Favino e Roma, un connubio indissolubile

Reduce da collaborazioni mondiali tra cui “Callas” di Pablo Larrain con Angelina Jolie, in questo articolo non parleremo di tutte le tappe della sua ricchissima carriera e dei suoi numerosissimi personaggi, ma ci concentreremo sul rapporto dell’attore con Roma, parlando esclusivamente dei ruoli ambientati nella capitale dove è nato, cresciuto e dove si è formato. Nel 2025 è in arrivo un nuovo film dove Roma è ancora una volta regina indiscussa.
Pierfrancesco Favino e Roma, un connubio indissolubile.
Reduce da collaborazioni mondiali tra cui “Callas” di Pablo Larrain con Angelina Jolie, in questo articolo non parleremo di tutte le tappe della sua ricchissima carriera e dei suoi numerosissimi personaggi, ma ci concentreremo sul rapporto dell’attore con Roma, parlando esclusivamente dei ruoli ambientati nella capitale dove è nato, cresciuto e dove si è formato. Nel 2025 è in arrivo un nuovo film dove Roma è ancora una volta regina indiscussa.
Pierfrancesco Favino è uno degli attori romani d’eccezione. Classe 1969 con genitori pugliesi, ha saputo imporsi a livello internazionale vincendo tre David di Donatello, cinque Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak d’oro e una Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia, e una Maschera del Teatro Italiano. Reduce da collaborazioni mondiali tra cui “Callas” di Pablo Larrain con Angelina Jolie, in questo articolo non parleremo di tutte le tappe della sua ricchissima carriera e dei suoi personaggi interpretati in modo eccellente tra cui quello di Tommaso Buscetta nel “Il traditore” (2019) di Marco Bellocchio, ma ci concentreremo sul rapporto dell’attore con Roma, parlando esclusivamente di alcuni ruoli ambientati nella capitale dove è nato, cresciuto e dove si è formato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” con maestri d’eccezione tra cui Luca Ronconi e Orazio Costa, per poi cofondare a sua volta l’Actor Center nella Capitale.
Favino infatti incarna l’anima di Roma sia attraverso la sua vita personale sia nel suo percorso professionale e molti suoi personaggi sono profondamente legati alla storia e alla cultura romana.
Nel 2017 dedica addirittura una poesia a Francesco Totti dal titolo “Io c’avevo un Re”.
Alcune fonti risalenti al 2023, indicano Testaccio come area di residenza dell’attore, ma esiste un articolo del 2020 di Favino scritto durante la Pandemia per il progetto “Resistere a Roma” di Alvaro Moretti dove è lui stesso a parlare del rione San Saba, zona al margine del grande polmone verde e archeologico del complesso Terme di Caracalla – Circo Massimo – Palatino.
Dopo aver recitato in diversi progetti teatrali e cinematografici, arriva al grande pubblico con l’Ultimo Bacio” di Gabriele Muccino, col quale torna a lavorare ne “Gli anni più belli” (2020) e “Baciami ancora” (2010). Uno dei personaggi più iconici è “Libano” in “Romanzo Criminale” (2005), un film cult diretto da Michele Placido che racconta l’ascesa e la caduta della Banda della Magliana, un gruppo criminale che ha operato a Roma negli anni ’70 e ’80. Questo film riflette il degrado sociale, la corruzione e le tensioni politiche dell’epoca e dove si esplora la faccia oscura della città, quella delle borgate e del crimine organizzato.
Il personaggio del “Libano” incarna l’ambizione e la spietatezza di una generazione cresciuta nelle periferie della capitale, lontana dai fasti della Roma monumentale e turistica.
Uno spaccato controverso di Roma lo ritroviamo nuovamente in “Suburra”, film del 2015 diretto da Stefano Sollima. Qui Favino interpreta il parlamentare Filippo Malgradi, anello di congiunzione tra criminalità romana e politica corrotta. Sempre con Sollima è tra i protagonisti di “Adagio” e ACAB del 2012.
Non tutti sanno che nel 2000 prese parte al film “La carbonara” di Luigi Magni, dove la protagonista è una nobildonna dedita a cucinare il gustoso piatto omonimo romano.
Alcune scene del film di Ferzan Ozpetek “Saturno Contro” dove Favino è Davide, ragazzo omosessuale scrittore di favole, sono state girate nel policlinico di Tor Vergata.
Sempre a Roma è uno degli attori principali di “Posti in Piedi in Paradiso” (2012) di Carlo Verdone.
È il comandante nel film “Angeli e Demoni” di Ron Howard, con suggestive ambientazioni a Roma tra cui Piazza del Popolo, il Pantheon, Castel Sant’Angelo, la Fontana dei Quattro Fiumi mentre diverse scene che dovevano essere girate nel Vaticano sono state scenograficamente ricostruite altrove per rifiuto della diocesi di effettuare riprese nelle chiese di Santa Maria del Popolo e Santa Maria della Vittoria.
Per il 2025 è in arrivo nelle sale il film “Il Maestro” di Andrea Di Stefano, dove Roma è ancora una volta regina indiscussa, con set in piazze iconiche come Piazza dei Cavalieri di Malta e Piazza Pietro d’Illiria.
foto: Zdravkopetrov, Wikipedia, WikiPortraits

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