Fabio Luigi Lionello, un maestro della creatività tra teatro, cinema e televisione ad aprile in scena a Roma

Abbiamo incontrato il regista Fabio Luigi Lionello, figlio del grande Oreste. Ad aprile in scena con lo spettacolo “Soap Operetta” scritto da Enza Li Gioi.
Fabio Luigi Lionello, un maestro della creatività tra teatro, cinema e televisione ad aprile in scena a Roma.
Abbiamo incontrato il regista Fabio Luigi Lionello, figlio del grande Oreste. Ad aprile in scena con lo spettacolo “Soap Operetta” scritto da Enza Li Gioi.
Fabio Luigi Lionello è un artista che ha saputo navigare tra i vari settori della cultura e dell’intrattenimento con una naturalezza e un’originalità che pochi altri possono vantare. La sua carriera, segnata da una continua ricerca di nuovi linguaggi e nuove forme di espressione, è una testimonianza della sua passione per l’arte e per la creatività.
Nel corso degli anni, ha saputo rinnovarsi e adattarsi ai tempi, mantenendo sempre intatta la sua indipendenza artistica. Il suo lavoro è un esempio di come l’arte possa andare oltre i confini tradizionali. Con la sua straordinaria capacità di raccontare storie e di coinvolgere il pubblico, Fabio Luigi Lionello continua a scrivere capitoli indimenticabili della storia dello spettacolo italiano.
Fabio Luigi Lionello è un nome che ha lasciato un’impronta profonda nel panorama televisivo, cinematografico e teatrale italiano. La sua carriera, che ha attraversato diverse sfaccettature dell’arte, è un racconto di passione, dedizione e innovazione. La sua opera, spaziando tra la regia, la scrittura, l’aiuto regia e la produzione, dimostra un talento poliedrico che ha fatto la differenza in molti ambiti, tanto in Italia quanto all’estero.
Il teatro
La carriera di Fabio Luigi Lionello inizia nel 1978, quando si avvicina al mondo del teatro come aiuto regista di Pier Francesco Pingitore. Per oltre vent’anni, Lionello lavora al fianco di Pingitore al Salone Margherita, arricchendo il suo bagaglio culturale e acquisendo esperienze fondamentali per il suo percorso artistico.
Nonostante il suo successo nel cinema e in televisione, il teatro resta sempre nel cuore di Fabio Luigi Lionello. Dal 1989 con “Kilimangiaro?” di Petrillo e Cappellinola sua carriera teatrale decolla rapidamente, con una serie di opere che spaziano dalla commedia al dramma. Tra le sue creazioni più celebri troviamo “Pannolini a colazione” (1991), che ha riscosso un grande successo al Teatro dei Satiri, e “In caso di matrimonio rompere il vetro” (1996), un lavoro che ha attirato l’attenzione per la sua originalità e il suo approccio sperimentale.

La soap
Il rapporto con il teatro di Fabio Luigi Lionello è caratterizzato dalla continua ricerca di nuove forme espressive. Nel 1997, ad esempio, è alla regia de “Le Nuvole” di Aristofane con il grande Oreste Lionello, suo padre. Parliamo di un progetto che ha raccolto oltre 45.000 spettatori in sole 30 repliche.
Il suo interesse per il teatro musicale si concretizza nella sua partecipazione come regista associato al progetto “Dracula opera rock” della PFM di Alfredo Arias. Un’opera che mescola il genere musicale con il teatro, dimostrando ancora una volta la sua capacità di innovare e di sperimentare nuove forme artistiche.
La sintonia creativa tra Lionello e la drammaturga Enza Li Gioi è stata la chiave di volta di numerosi lavori. Un connubio artistico che inizia con “Emma B” un primo lavoro teatrale che, partendo dalle esperienze vissute durante una tournée, si trasforma in una sceneggiatura per un film.
Sempre insieme realizzano il corto “Wurstel”, che ha riscosso grande successo al Tuscany Web Fest, dove ha vinto il premio come Migliore Sit-Com.
Il prossimo è lo spettacolo teatrale “Soap Operetta”, in scena al Teatro Hamlet di Roma dall’11 al 13 aprile 2025. Un mix di musical, thriller e commedia che ha come obiettivo quello di riportare le persone a teatro, proponendo un’esperienza originale e divertente. La sua natura sperimentale si riflette anche nella struttura narrativa, dove gli attori si esibiscono senza mai aver provato tutti insieme prima. La musica, curata dal maestro Francesco Paniccia, gioca un ruolo fondamentale, dando vita a performance che si sviluppano in tempo reale durante lo spettacolo.
“Soap Operetta” non è solo uno spettacolo teatrale, ma anche un progetto transmediale che si estende alla televisione” ha affermato Lionello.
Infatti insieme a Enza Li Gioi stanno preparando uno sceneggiato tv ispirato allo spettacolo che sarà girato subito dopo la messa in scena dal vivo.
“Vogliamo sfidare i confini tra le diverse forme artistiche, creando una nuova modalità di espressione che possa coinvolgere il pubblico su più livelli.” ha aggiunto il regista.
E, invitandoci a teatro ha detto: “L’opera non lascerà senza parole lo spettatore” ha aggiunto Lionello.
Cinema, documentario, regia tv
Oltre al suo lavoro nel teatro e nel cinema, Fabio Luigi Lionello ha intrapreso anche un’importante carriera documentaristica, dedicandosi a raccontare storie significative della cultura e della società italiana. Tra i suoi progetti più rilevanti c’è il documentario “Una vespa targata Cuneo” su Ernesto Bassignano, uno dei protagonisti del Folkstudio degli anni ’60.
Non dimentichiamo il documentario Letterecaffè, un sogno di fine secolo (2022) realizzato con la stessa Enza Li Gioi.
Ha collaborato come aiuto regista alla cerimonia inaugurale e di chiusura dei Mondiali di Atletica Leggera a Roma. Questo evento segna una svolta importante nella sua carriera, dimostrando la sua capacità di lavorare su progetti di grande portata e visibilità internazionale. Il suo impegno in grandi eventi si estende anche nel campo della televisione, dove, come aiuto regista, lavora su numerosi programmi di successo, tra cui “Biberon” (Rai Uno), “Jeans” (Rai Tre) e “Stasera mi Butto” (Rai Due). Ha lavorato alla regia in diretta su rai uno dall’arena di Verona “Notre dame de Paris” di Cocciante, alla regia TV per Rai due di Tosca – “Amore disperato” di Lucio Dalla e “Pia” di Gianna Nannini.
Nel mondo del cinema ha saputo affermarsi come uno dei professionisti più apprezzati nel suo campo. Il suo lavoro come assistente operatore per Pasqualino De Santis, vincitore dell’Oscar per la fotografia, è solo uno dei numerosi traguardi raggiunti nel corso della sua carriera. La sua collaborazione con registi di fama internazionale, come Francesco Rosi nel film “Carmen” e Giuliano Montaldo nel celebre “Marco Polo”, gli consente di acquisire una visione più ampia e internazionale del suo mestiere.
Si è dedicato anche ad altri progetti cinematografici, collaborando con personalità del calibro di Stefano Benni, nel film “Musica per vecchi animali”, e Francesco Nuti, con il film “Caruso Paskosky”.
Insomma un’esperienza e preparazione che fanno di lui un punto di riferimento nel panorama cinematografico italiano.
Foto:
1) il regista Oreste Lionello
2) I protagonisti di Soap Operetta di Li Lioi e Lionello

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