Vicolo della Torre: il più fotografato del mondo?

Un angolo nascosto nel cuore di Trastevere a detta dei romani vanterebbe un importante primato.
Vicolo della Torre: il più fotografato del mondo?
Un angolo nascosto nel cuore di Trastevere a detta dei romani vanterebbe un importante primato.
I Trasteverini sono pronti a giurare che sia il vicolo più fotografato del mondo. Questo per i numerosissimi turisti che si fermano a immortalare questa piccola area che racconta storie di secoli passati nascosta tra le vie più turistiche e affollate del centro storico. Siamo a Vicolo della Torre, tra via della Lungaretta e Piazza di Santa Rufina.
Meta ideale per chi vuole scoprire la Roma più autentica, il suo nome deriva da una torre non più presente che un tempo faceva parte di una struttura difensiva o residenziale di epoca medievale, quando il centro cittadino era caratterizzato da un intricato sistema di vicoli, torri e palazzi.
La presenza di torri e fortificazioni a Roma è stata comune durante il Medioevo, e Trastevere, con la sua posizione strategica sul fiume Tevere, era spesso il centro di trasformazioni significative della città.
Come indicato da rerumromanorum, in origine il suo nome Vicolo della Torretta, ma a Roma esiste una via omonima nel Rione Campo Marzio e venne quindi modificato.
Passeggiando per il vicolo, ci si può fermare a riflettere sulla stratificazione storica della città.
Oggi, la zona è animata da turisti che visitano le vicine piazze, ma il vicolo conserva comunque un’atmosfera particolare di calorosa intimità.
“Siamo rimasti in pochi” risponde Severino alla nostra domanda: “vivete in questo vicolo?”
“Ormai qui a Trastevere sono tutti Bed and Breakfast e la cosa non può che peggiorare con il Giubileo”, continua.
“Un tempo qui si stava tanto bene, ora guardi qui” gli fa eco la moglie indicando un sacchetto dell’immondizia.
“Ma è un problema che riguarda un po’ tutta la città” risponde Mario, un altro signore che aggiunge: “Però almeno a Trastevere c’è poesia”.

Vicolo della Torre
A tal proposito segnaliamo che qui visse il drammaturgo, poeta e romanziere Pietro Cossa per il quale troviamo al civico numero quindici una targa sulla quale leggiamo:
“Profondo pensatore, altissimo poeta civile amico dei trasteverini dei quali celebrò i generosi patriottici ardimenti nel personaggio di Cecco del Vecchio in questa casa, meditò e scrisse le immortali pagine di Giuliano Di Messalina di Cleopatra. I Trasteverini devoti del poeta posero questo ricordo”.
“Quindi è vero che questo è il vicolo più fotografato del mondo?” chiediamo.
“L’unica certezza è che è uno dei più caratteristici, è stato spesso anche dipinto e disegnato dai pittori” afferma Mario.
In effetti in questo angolo composto da case colorate, possiamo assaporare l’atmosfera dell’antica Trastevere che somiglia ad un piccolo paesino.
Chiunque abbia voglia di scoprire Roma attraverso i suoi vicoli più nascosti troverà in questo piccolo angolo della capitale un’occasione unica e pittoresca fatta di preziosi dettagli.

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