Villa Farnesina, gli affreschi di Raffaello (e non solo) nel cuore di Trastevere

La villa rappresenta non solo un'importante testimonianza dell'arte e dell'architettura del Rinascimento, ma anche un simbolo della ricchezza intellettuale e artistica dell'epoca.
Villa Farnesina, gli affreschi di Raffaello (e non solo) nel cuore di Trastevere.
La villa rappresenta non solo un’importante testimonianza dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, ma anche un simbolo della ricchezza intellettuale e artistica dell’epoca.
Villa Farnesina, situata lungo via della Lungara nel pittoresco rione Trastevere a Roma, rappresenta uno dei più straordinari esempi di arte e architettura del Rinascimento italiano. Questa elegante dimora, capolavoro progettato dal celebre architetto Baldassare Peruzzi, venne costruita tra il 1506 e il 1512 per volere di Agostino Chigi, un influente banchiere senese che si distinse non solo per la sua immensa ricchezza, ma anche per il suo ruolo di mecenate delle arti. La villa incarna l’armonia tra architettura e decorazione pittorica, ospitando opere di grandi maestri dell’epoca che collaborarono per dar vita a uno spazio che rifletteva il prestigio e il gusto raffinato del suo proprietario.
L’uomo commissionò la costruzione della villa come simbolo del suo potere e della sua raffinatezza culturale: Villa Farnesina non era solo una residenza privata, ma anche un luogo di incontro per artisti, poeti e intellettuali dell’epoca. Con la morte di Chigi, la villa passò nelle mani della famiglia Farnese, da cui il nome attuale.
Le decorazioni interne della Villa sono state realizzate da alcuni dei più grandi maestri del Rinascimento. Entriamo quindi dentro le sue stanze e le sue logge, ma ci concentreremo sulle opere del Divino Raffaello.
La Loggia di Amore e Psiche è una delle stanze più famose della villa, decorata con affreschi del Sanzio e suoi allievi. Le pitture narrano il mito di Amore e Psiche, con immagini ricche di colori vivaci, dettagli raffinati che esprimono l’ideale di bellezza dell’epoca.
Un altro sommo capolavoro di Raffaello si trova nella Loggia di Galatea, dove il maestro ha dipinto “Il Trionfo di Galatea”. In questa scena, la ninfa Galatea viene rappresentata mentre cavalca un guscio trainato da delfini, circondata da una folla di creature marine.
Un aneddoto particolare riguarda i tratti del volto della Nereide. Secondo alcuni fonti sarebbero quelli di Margherita Luti, l’amante e musa del Sanzio che posò anche per il notissimo dipinto “La Fornarina”. Sembrerebbe che Raffaello e Margherita si conobbero proprio mentre lui stava lavorando nella Villa proprio per quest’opera. Margherita infatti si recava spesso a consegnare il pane del suo forno che si trovava a Trastevere. Si racconta che Raffaello passasse più tempo con Margherita che a dipingere. Chigi allora decise di convocare la donna nella sua Villa, anche in seguito alle minacce del Sanzio di licenziarsi se il committente non l’avesse ospitata.
La Sala delle Prospettive fu invece progettata da Baldassare Peruzzi e presenta una incredibile illusione ottica che simulano architetture aperte su paesaggi idilliaci.
La Sala delle Nozze di Alessandro e Rossane contiene affreschi di Giovanni Antonio Bazzi, noto come Sodoma. Raffigurano il matrimonio di Alessandro Magno e sua moglie.
Oggi, Villa Farnesina è aperta al pubblico ed è gestita dall’Accademia Nazionale dei Lincei. È possibile visitare le sue stanze affrescate e immergersi nell’atmosfera rinascimentale che ha reso Roma uno dei centri culturali più importanti d’Europa.

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