Lo sapevate? Come baciavano nell’antica Roma?
I Romani attribuivano molta importanza al bacio, tanto che esistevano anche norme sociali su chi poteva baciare chi, ed in quali circostanze. Ad esempio, baciarsi in pubblico era accettato, ma il tipo di bacio ed il contesto dovevano essere appropriati alla situazione.
Lo sapevate? Come baciavano nell’antica Roma?
I Romani attribuivano molta importanza al bacio, tanto che esistevano anche norme sociali su chi poteva baciare chi, ed in quali circostanze. Ad esempio, baciarsi in pubblico era accettato, ma il tipo di bacio ed il contesto dovevano essere appropriati alla situazione.
All’epoca il bacio aveva diversi significati e cambiava a seconda del rapporto esistente tra le persone coinvolte. Ecco alcune delle principali tipologie di bacio utilizzate dai Romani:
Osculum: Questo era il bacio più comune e formale, spesso dato sulla guancia. Era un segno di rispetto e affetto amichevole, usato tra amici, parenti, e persino tra uomini d’affari come saluto.
Basium: Un bacio più intimo, solitamente tra marito e moglie o tra amanti. Questo tipo di bacio poteva essere dato sulle labbra, ma non era necessariamente un bacio passionale.
Savium: Questo era il bacio più appassionato e intimo, equivalente al bacio romantico o sessuale di oggi. Era riservato a relazioni molto strette, come quelle tra amanti. Di quest’ultimo esisteva anche il diminutivo “saviolum”, che stava ad indicare un bacio erotico dato velocemente.
Una curiosità era data dallo “ius osculum”, ossia il fatto che il marito aveva “diritto al bacio per legge” e la moglie era tenuta a baciare non solo il consorte quotidianamente, ma anche i parenti sia propri che del marito fino ai cugini di secondo grado. Fu l’imperatore Tiberio a proibire lo ius osculum, in quanto tale pratica, radicata soprattutto perché in questo modo il marito e i parenti potevano controllare se la moglie avesse bevuto, favorì la diffusione dell’herpes labiale.
A differenza di oggi, nell’antica Roma non avremmo mai visto una coppia baciarsi in modo appassionato, perché era considerato sconveniente. Spesso le prostitute adescavano i propri clienti dispensando baci ai passanti e questo era contrario alla “pudicictia”, un concetto fondamentale della vita sessuale romana, un indicatore della moralità (al punto che esisteva anche il culto della dea Pudicitia, divinità romana della castità coniugale). L’Osculum, invece, che come abbiamo visto consisteva in un bacio formale, era invece pratica diffusa tra amici e persone che si consideravano alla pari.
Altre particolarità: il bacio era utilizzato come gesto di riconciliazione in Senato ed era consuetudine “baciare le mani” ai potenti per dimostrare servilità e di rispetto: quest’ultima usanza era attuata anche dai bambini verso i padri, in segno d’onore.
Concludiamo svelando che anche nell’antica Roma erano diffusi i “succhiotti”, usati come un tentativo di “marchio” sul collo tra amanti che desideravano non avere rivali.
In foto:
Wikipedia, Corteggiamento tra due innamorati in epoca romana, da un dipinto di Lawrence Alma-Tadema (1906).
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