Location cinematografiche romane. “Amore Tossico” di Claudio Caligari, tra Centocelle e Ostia

Un film cult girato tra la periferia romana ed il litoraneo laziale. Una pellicola sull'eroina da uno dei potenziali eredi morali di Pierpaolo Pasolini.
Roma, le location di Amore tossico: dal cuore di Centocelle alle spiagge di Ostia nel capolavoro di Claudio Caligari
Tra le pellicole che hanno segnato la storia del cinema italiano degli anni Ottanta, *Amore Tossico* di Claudio Caligari occupa un posto speciale. Girato nel 1983 e uscito nelle sale l’anno successivo, il film è diventato un cult non solo per la sua forza narrativa e per l’approccio crudo e realistico al tema della tossicodipendenza, ma anche per le location che ne hanno scandito la trama, trasformando alcuni luoghi simbolo della capitale e del litorale laziale in vere e proprie icone cinematografiche.
Le riprese si svolsero principalmente tra la periferia romana e il mare di Ostia, luoghi che diventano protagonisti insieme ai personaggi, contribuendo a costruire un racconto di straordinaria potenza visiva. Centocelle, quartiere popolare e stratificato, appare con le sue strade e le sue piazze come teatro della quotidianità dei protagonisti, giovani emarginati alle prese con l’eroina e con una vita segnata dall’assenza di prospettive. Ostia, invece, con le sue spiagge e il suo lungomare, fa da contraltare, regalando al film un’atmosfera sospesa tra marginalità e desiderio di libertà, tra degrado urbano e orizzonti aperti verso il mare.
Caligari, spesso considerato uno degli eredi morali di Pier Paolo Pasolini per la sua capacità di raccontare la realtà senza mediazioni estetizzanti, scelse di lavorare con attori non professionisti, proprio per restituire autenticità al suo racconto. Questo approccio, unito alla scelta di location che non erano set costruiti ma spazi reali, dona a Amore Tossico una forza documentaria che ancora oggi colpisce lo spettatore.
Il film, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione De Sica, continua a essere un punto di riferimento per il cinema italiano di denuncia sociale. La Roma di Caligari, tra Centocelle e Ostia, non è solo uno sfondo, ma diventa parte integrante della storia: una città vera, viva, talvolta brutale, che restituisce allo spettatore la dimensione più autentica della marginalità urbana.
A distanza di oltre quarant’anni, Amore Tossico resta una testimonianza unica, capace di raccontare non solo il dramma della tossicodipendenza ma anche la potenza narrativa di luoghi che, grazie al cinema, hanno assunto una nuova identità nella memoria collettiva.

Le location di Amore Tossico
Gli anni ‘80 furono caratterizzati da una forte percentuale di giovani che facevano uso di eroina. Nelle periferie romane (e non solo) si faceva letteralmente slalom tra le siringhe. Il film di Claudio Caligari “Amore tossico” del 1983 racconta parte di questo spaccato, con protagonisti un gruppo di giovani tossicodipendenti che passa la propria esistenza tra il quartiere di Centocelle e la spiaggia di Ostia. È una vita fatta di espedienti, spesso illegali, volta a procurarsi le sostanze stupefacenti, ad arrabattarsi uno spazio nel mondo. Caligari coinvolge attori non professionisti, veri eroinomani, e lo fa recuperando la memoria pasoliniana: tra i protagonisti c’è Patrizia Vicinelli, poetessa e performer ammiratrice di Pasolini, ex membro del Gruppo ’63; alcune scene furono girate nel punto in cui morì il grande poeta, all’Idroscalo dove è visibile il monumento dello scultore Mario Rosati dedicato allo scrittore. Essendo gli attori veri tossicodipendenti, la realizzazione del film non fu di facile gestione, alcuni pezzi furono girati al Sert di piazza dei Mirti (che all’epoca si chiamava Sat), considerato l’ombelico del quartiere Centocelle. Quando fu girato il film, la fermata ferroviaria omonima alla piazza era stata soppressa da un anno, trasformandosi all’epoca per un lungo periodo in un luogo di aggregazione e spaccio, soprattutto nei giardinetti circostanti.

Le location di Amore Tossico
Un film neorealista che non fa sconti, del resto furono anni dove molti giovani furono falcidiati non solo da overdosi spesso frequenti, ma anche dallo spettro dell’Aids.

Amore Tossico
In quel periodo storico lo stigma sociale verso i sieropositivi era enorme, fortunatamente i progressi della medicina ora consentono di controllare la malattia fino a rendere la carica virale quasi nulla e numerosi sono i movimenti di lotta alla discriminazione verso le persone Hiv positive. Non dimentichiamo però che Il Lazio già nel 2019 risultava ancora al secondo posto della classifica di consumo di droga e per numero di sequestri eseguiti dalle forze dell’ordine.

Le location di Amore Tossico
Nel film numerose sono le scene ad Ostia: in particolare il pontile (oltre al già citato idroscalo e le sue baracche), il lungomare Paolo Toscanelli, piazza di Tor San Michele, Piazza Gasparri e Lungomare Duca degli Abruzzi, la pineta, la stazione di Ostia Lido (anche quest’ultima luogo effettivamente molto trafficato all’epoca).

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Linee della memoria potenziate a Roma: maxi piano bus per raggiungere i cimiteri

La Capitale si prepara ad accogliere il tradizionale grande afflusso di cittadini in occasione della commemorazione dei defunti, mettendo in campo un massiccio piano di potenziamento del trasporto pubblico. A Roma, saranno potenziate le linee bus C che raggiungono i cimiteri, note anche come "Linee della Memoria", per facilitare l'accesso ai luoghi di riposo.
Linee della memoria potenziate a Roma: maxi piano bus per raggiungere i cimiteri.
La Capitale si prepara ad accogliere il tradizionale grande afflusso di cittadini in occasione della commemorazione dei defunti, mettendo in campo un massiccio piano di potenziamento del trasporto pubblico. A Roma, saranno potenziate le linee bus C che raggiungono i cimiteri, note anche come “Linee della Memoria”, per facilitare l’accesso ai luoghi di riposo.
Come ogni anno, per la commemorazione dei defunti, saranno intensificate le “Linee della Memoria”, i bus C che raggiungono i cimiteri della città. L’incremento del servizio sarà rafforzato nel weekend del 18 e 19 ottobre e nel periodo dal 22 ottobre al 2 novembre, coprendo in modo capillare il periodo in cui si registra la maggiore affluenza.
Ecco, nel dettaglio, le modifiche previste dal piano di mobilità elaborato dall’Agenzia per la mobilità. Per il vasto Cimitero Flaminio, il potenziamento sarà significativo. Tra il 22 e il 31 ottobre, le linee per il Cimitero Flaminio (da C1 a C7) saranno potenziate e avranno orari prolungati. In particolare, la C1 raddoppierà le corse tutti i giorni, garantendo un flusso costante. La C2 sarà attiva anche nei giorni feriali e farà più corse il sabato e nei festivi. Per quanto riguarda la C3, invece, l’orario del sabato e dei festivi rimarrà lo stesso, ma verrà aggiunta la linea C3L (Piazza Mancini-Cimitero Flaminio) tutti i giorni previsti dal piano, offrendo un percorso aggiuntivo. Le linee da C4 a C7, infine, saranno in strada anche nei giorni feriali, ampliando l’offerta nei giorni lavorativi.
Non solo il Flaminio sarà interessato dai miglioramenti. Anche i bus C8, C11 e C13 per il Cimitero Laurentino, sempre tra il 22 e il 31 ottobre, effettueranno il servizio nei giorni feriali, un dettaglio di non poco conto per chi deve recarsi in questi luoghi durante la settimana.
Il piano prevede la stessa intensificazione per la linea C9 che raggiunge il Cimitero di San Vittorino, assicurando maggiore frequenza e capienza. La linea 042, invece, sarà rafforzata il 19 e 26 ottobre, oltre all’1 e 2 novembre, coprendo in maniera specifica i giorni di maggiore punta. Nelle stesse date della 042, ci saranno più corse anche per la 036L che arriva al Cimitero di Santa Maria Galeria, estendendo l’efficienza anche ai servizi esterni.
Infine, i bus della C19 (Cimitero di Ostia Antica) saranno intensificati nei weekend del 18-19 e 25-26 ottobre, e dell’1-2 novembre, facilitando l’accesso alla necropoli sul litorale romano. Per quanto concerne l’altro grande polo cimiteriale, il Cimitero monumentale del Verano si può raggiungere con le linee C2, C3, 3, 19, 71, 88, 163, 492, 542 e 545, linee che costituiscono la normale rete di accesso all’area.

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