Rubrica interviste ai cittadini romani. Vistanet al quartiere San Basilio

Abbiamo incontrato Rosanna D’Andrea, cittadina del quartiere San Basilio, regista ed imprenditrice, per conoscere una delle zone più periferiche della capitale, situato nella zona nord-est di Roma, noto per la sua storia ricca e complessa.
Rubrica interviste ai cittadini romani. Vistanet al quartiere San Basilio.
Sorto negli anni ’50 come progetto di edilizia popolare, questo quartiere ha attraversato numerose trasformazioni che ne hanno plasmato l’identità attuale. Abbiamo intervistato Rosanna che vive in una casa popolare.
Abbiamo incontrato Rosanna D’Andrea, cittadina del quartiere San Basilio, regista ed imprenditrice, per conoscere una delle zone più periferiche della capitale, situato nella zona nord-est di Roma, noto per la sua storia ricca e complessa.
Nel dopoguerra numerose famiglie provenienti dalle campagne circostanti e da altre zone dell’Italia meridionale si sono trasferite qui, tuttavia la rapida crescita demografica ha comportato diverse sfide, tra cui problemi di infrastrutture e servizi insufficienti.
Negli anni ’70 e ’80, il quartiere ha vissuto momenti difficili a causa della criminalità organizzata e delle difficoltà economiche. Le associazioni locali svolgono un ruolo cruciale nell’organizzazione di eventi culturali, feste e attività ricreative, che contribuiscono a rafforzare i legami tra i residenti.
Rosanna ci accoglie a piazza Recanati, nota per essere la piazza della Balena di San Basilio, nome derivante dalla presenza di una fontana mosaicizzata a forma di cetaceo dedicata ai bambini del luogo, realizzata nel 1997 nel piano di un più vasto progetto di riqualificazione del territorio.
Ciao Rosanna, raccontaci un aneddoto
“Quando sono arrivata qui nell’estate del 2021, forse perché eravamo sotto elezioni, la balena era ancora perfetta pulitissima, guarda che bel mosaico che sarebbe e soprattutto, essendo una fontana, vi zampillava l’acqua”.
Alcuni ci mostrano immagini di come questa balena compariva fino a qualche anno fa, ma non vogliono farsi riprendere in volto. Così proseguiamo con la nostra intervista.
Cosa c’è di interessante nel territorio?
“Qui c’è il Teatro Popolare San Basilio, uno spazio occupato. A me personalmente San Basilio piace dal punto di vista architettonico, quando organizzano il festival SanbArte spesso si svolge nella zona dei lotti. Tutti i nomi delle vie, sono dedicati a città.”
(Recanati è la città dove nacque Leopardi, ndr).
Cosa faresti per migliorare questo quartiere?
“Avevano promesso che avrebbero realizzato la fermata della metropolitana a San Basilio e la mancata promessa è stata vissuta come un grande tradimento che ancora brucia ai san basiliesi. Io personalmente prendo la bicicletta fino alla fermata Rebibbia, è qualcosa che non tutti fanno.
Occorrerebbero maggiori servizi: a differenza di altre zone di Roma e a dispetto di molta teoria intellettuale, qui in qualche modo si vorrebbe la gentrificazione. La metropolitana avrebbe permesso l’arrivo di studenti universitari ad esempio, e quindi un ricambio sociale.”
Spesso si parla di questo posto come problematico, qual è la tua esperienza?
“Io vivo in una casa popolare dell’Ater che mi piace molto, strapieno di pini marittimi. Gli abitanti curano con attenzione il territorio. Se non me l’avessero assegnata e me l’avessero proposta, l’avrei presa, tuttavia mi è capitato di attraversare una situazione difficile dove persi la mia tranquillità. Fortunatamente si è creato un clima di solidarietà femminile che somigliava a ciò che si leggeva nei manuali di autodifesa femminista che girava qualche decennio fa.”
Per alcune stazioni gli interventi di ripristino delle protezioni elettriche sono tuttora in corso e temporaneamente la loro disponibilità è parziale, verranno comunque rese agibili a breve.

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