La Roma che non ti aspetti. Il Cristo di Michelangelo alla Minerva

Visitare il Cristo di Michelangelo alla Minerva è molto più di una semplice esperienza artistica, è un viaggio spirituale che consente al pubblico di osservare la bellezza divina attraverso gli occhi di uno dei più grandi geni artistici della storia.
La Roma che non ti aspetti. Il Cristo di Michelangelo alla Minerva.
Visitare il Cristo di Michelangelo alla Minerva è molto più di una semplice esperienza artistica, è un viaggio spirituale che consente al pubblico di osservare la bellezza divina attraverso gli occhi di uno dei più grandi geni artistici della storia.
Nel cuore di Roma, tra il fasto di opere monumentali, poco distante dal Pantheon, si trova un tesoro artistico di immenso valore: il Cristo di Michelangelo presso la Basilica di Santa Maria sopra Minerva. Quest’opera, spesso oscurata dalla fama dei capolavori più noti del grande maestro rinascimentale, è un’espressione somma della sua genialità artistica.
Michelangelo Buonarroti, famoso per le sue meravigliose sculture come il David e la Pietà, fu anche un fervente credente cattolico e la sua fede traspare anche in questo Cristo, soggetto iconografico cruciale nella tradizione cristiana, dove l’attenzione al dettaglio e la precisione anatomica sono tali al punto che solo Michelangelo poteva raggiungerle.
Realizzata nel 1520, fu commissionata nel 1514 da Bernando Cencio, canonico di San Pietro in Vaticano, Mario Scappucci, Pietro Paolo Castellano e Metello Vari per la basilica.
Una prima versione fu accantonata a causa di venatura nera marmorea sul volto del Cristo e nel 1518 ne realizzò una seconda che terminò due anni dopo. La prima versione è presumibilmente quella che si trova attualmente a Bassano Romano. Per la seconda il Maestro si fece aiutare da un allievo, Pietro Urbano, ma anche questa seconda opera non soddisfaceva Michelangelo, al punto che si offrì di creare una terza versione, ma i committenti non vollero attendere ancora e collocarono nel 1521 l’opera.
Gesù è scolpito in piedi e si appoggia ad una croce, ha con sé la canna e la spugna con cui gli venne dato l’aceto e con il viso guarda verso la sua sinistra.
Sebbene Michelangelo ha operato moltissimo tra Roma e a Firenze, l’artista è nato a Caprese, in provincia di Arezzo, nel 1475, e morì a Roma nel 1564. Fu colpito molto dalle prediche del Savonarola, ma in quanto uomo molto avanti rispetto al suo tempo non deve sorprendere che volle comunque rappresentare la sua arte priva di censure.
Infatti originariamente il corpo era completamente nudo, ma il Concilio di Trento impose un drappo dorato a coprirne le parti intime.
Visitare il Cristo di Michelangelo alla Minerva è molto più di una semplice esperienza artistica, è un viaggio spirituale che consente al pubblico di osservare la bellezza divina attraverso gli occhi di uno dei più grandi geni artistici della storia. L’atmosfera solenne e sacra della Basilica aggiunge ulteriore profondità alla comprensione e all’apprezzamento di quest’opera straordinaria che merita di essere scoperto ed apprezzato da tutti coloro che cercano ispirazione e riflessione dove spiritualità e arte si fondono in una sinfonia di significato e bellezza.

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