Roma, la campagna contro lo Sharenting: “Metteresti tuo Figlio per Strada?”
Gli studenti dell'Istituto Europeo di Design (Ied) hanno lanciato una provocatoria campagna contro lo sharenting, il fenomeno sempre più diffuso dei genitori che condividono online foto e dettagli intimi dei loro figli. Utilizzando l'Intelligenza Artificiale, hanno creato immagini di bambini sorridenti e le hanno incorniciate, distribuendole lungo le strade di Testaccio e altre zone di Roma.
Roma, la campagna contro lo Sharenting: “Metteresti tuo Figlio per Strada?”.
Gli studenti dell’Istituto Europeo di Design (Ied) hanno lanciato una provocatoria campagna contro lo sharenting, il fenomeno sempre più diffuso dei genitori che condividono online foto e dettagli intimi dei loro figli. Utilizzando l’Intelligenza Artificiale, hanno creato immagini di bambini sorridenti e le hanno incorniciate, distribuendole lungo le strade di Testaccio e altre zone di Roma.
Le cornici, contenenti le foto dei bambini, sono state disposte in modo da catturare l’attenzione dei passanti, accompagnate dalla domanda incisiva: “Metteresti tuo figlio per strada?”. Un QR Code collega le cornici al sito web della campagna, dove una domanda altrettanto provocatoria stimola una riflessione più approfondita: “E se nella foto ci fosse tuo figlio?”.
Gli studenti hanno sottolineato come ciò che i genitori considerano innocui ricordi potrebbe in realtà diventare una fonte di informazioni sensibili per altri, mettendo a rischio la privacy e la sicurezza dei minori. Questa iniziativa è parte di uno sforzo più ampio per sensibilizzare sullo sharenting e promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi legati alla condivisione eccessiva di informazioni online.
Nel contesto di questa campagna, è stata menzionata una proposta di legge depositata alla Camera, volta a limitare la pubblicazione di video e immagini dei minori online. Secondo questa proposta, i ragazzi potrebbero richiedere l’oblio digitale al compimento dei quattordici anni, permettendo loro di cancellare dal web i contenuti che li riguardano.
L’obiettivo principale di questa campagna è quello di proteggere i minori dall’eccessiva esposizione online e promuovere una cultura di responsabilità e consapevolezza tra i genitori riguardo alla condivisione di informazioni sui propri figli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA