Gite fuori porta: la Torre di Chia, studio e dimora di Pier Paolo Pasolini

Chia è una meta ideale per una gira fuori porta dei romani interessati a natura e cultura ed era particolarmente amata da Pier Paolo Pasolini, che la scelse come location dei suoi film e sua seconda dimora.
Gite fuori porta: la Torre di Chia, studio e dimora di Pier Paolo Pasolini.
Chia è una meta ideale per una gira fuori porta dei romani interessati a natura e cultura ed era particolarmente amata da Pier Paolo Pasolini, che la scelse come location dei suoi film e sua seconda dimora.
Omonima alla Torre costiera di Domus de Maria in Sardegna si erige, a pochi chilometri da Roma, un’altra Torre di Chia, una frazione di Soriano nel Cimino nella provincia di Viterbo.
Il nome originario della torre di Chia è Castello di Colle Casale, si trova sulla sinistra del Fosso Castello e Pier Paolo Pasolini se ne innamorò nel 1964, anno dell’inizio delle riprese del film “Il Vangelo secondo Matteo”. È qui vicino che scorre un torrente, che il poeta sceglie per le riprese delle scene del Battesimo di Gesù presenti nello stesso lungometraggio.
Nel 1966 scriveva nel libro “Poeta delle ceneri” questi ultimi versi: “Ebbene, ti confiderò, prima di lasciarti, che io vorrei essere scrittore di musica, vivere con degli strumenti dentro la torre di Viterbo che non riesco a comprare nel paesaggio più bello del mondo, dove l’Ariosto sarebbe impazzito di gioia nel vedersi ricreato con tanta innocenza di querce, colli, acque e botri, e lì comporre musica, l’unica azione espressiva forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà”.
Alla fine, nel 1970, lo scrittore riesce ad acquistarla dopo diverse peripezie, trasformandola nel suo studio, con l’aiuto dello scenografo Dante Ferretti, progettazioni dell’architetto palermitano Ninfo Burruano e dotandola di grandi vetrate capaci di offrire una vista meravigliosa.
È qui che mette nero su bianco le “Lettere luterane” ed il suo ultimo romanzo “Petrolio”, senza riuscire però ad ultimarlo. Non si dedicherà alla musica come aveva espresso nel testo, ma alla pittura. (Al Pasolini pittore, meno noto, abbiamo già dedicato un pezzo che vi invitiamo a leggere).
Messa in vendita dagli eredi nel 2020, tre anni dopo la Torre viene acquistata dall’attore Gabriele Gallinari, interprete di “Don Matteo” ed “Il commissario Montalbano”, che ha dichiarato: “Sento di avere una grande responsabilità”.
In onore del grande poeta e scrittore, nel 2011, sempre a Chia, viene eretto il busto a Pierpaolo Pasolini, con la presenza dell’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, realizzato dallo scultore Gianluca Bagliani (del quale Vistanet ha parlato anche in occasione dell’inaugurazione dei monumenti ad Anna Magnani e Gabriella Ferri).
A Chia Pasolini trascorse lunghi periodi di solitudine, alla ricerca di quelle preziose ispirazioni e contemplazioni necessarie al processo creativo e le dedicò alcuni ultimi versi de “La nuova gioventù”:
“Il sole indora Chia
con le sue querce rosa
e gli Appennini
sanno di sabbia calda.
Io sono un morto di qui,
che torna,
oggi 5 marzo 1974,
in un giorno di festa
Contadini di Chia!
Centinaia di anni o un momento fa,
io ero in voi.
Ma oggi che la terra è abbandonata
dal tempo,
voi non siete in me …
Quelli che vanno a Viterbo
o negli Appennini dov’è sempre estate,
i vecchi mi assomigliano:
ma quelli che voltano le spalle, Dio!
e vanno verso un altro luogo …
Il sole taglia la vallata
piena di querce di un rosa di paradiso;
i due piccoli fiumi si riuniscono in fondo
mormorano come spiriti beati.
Anche il verde del vischio qua e là
è un verde di paradiso.”
Credit foto:
1) Rita Chessa
2) Rita Chessa
3) Wikipedia
Foto credit: agenzia Lumpen

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