Chi è Maria Sofia Federico, l’attivista nuda ai Musei Capitolini in favore degli animali

Nei giorni scorsi un'azione di protesta ha animato i Musei Capitolini a Roma, organizzata da tre attiviste di Ribellione Animale. Nel cuore di questa manifestazione si distingue Maria Sofia Federico, una giovane di 19 anni originaria di Valmontone, la quale ha deciso di utilizzare il suo corpo nudo come mezzo di espressione davanti alla statua della Lupa Capitolina.
Chi è Maria Sofia Federico, l’attivista nuda ai Musei Capitolini in favore degli animali.
Nei giorni scorsi un’azione di protesta ha animato i Musei Capitolini a Roma, organizzata da tre attiviste di Ribellione Animale. Nel cuore di questa manifestazione si distingue Maria Sofia Federico, una giovane di 19 anni originaria di Valmontone, la quale ha deciso di utilizzare il suo corpo nudo come mezzo di espressione davanti alla statua della Lupa Capitolina.
Mentre le altre due attiviste lanciavano finti ragni viola sulla statua di Marco Aurelio a cavallo, Maria Sofia Federico si denudava e si posizionava davanti alla statua, trasmettendo un messaggio di protesta contro lo sfruttamento animale. Slogan come “Basta animali nei circhi” e “Ribellione Animale Futuro Vegetale” adornavano le loro magliette, chiarendo la loro posizione.
La protesta è parte integrante della Campagna Kimba, iniziata il 1 febbraio con un atto di disobbedienza civile a Piazza del Popolo, nel cuore di Roma. Questa campagna prende ispirazione dalla fuga del leone Kimba dal circo che lo teneva prigioniero a Ladispoli lo scorso 11 novembre.
Attualmente in Italia, 54 circhi con animali non umani sono in tournée, coinvolgendo circa 2000 animali esotici. Tuttavia, più di 50 paesi nel mondo hanno già vietato l’uso di animali nei circhi in varie forme, con 17 paesi europei che hanno bandito lo sfruttamento animale nelle strutture circensi.
Maria Sofia, già conosciuta per la sua partecipazione al programma televisivo Il Collegio, ha preso la parola durante l’azione, rivolgendosi alle persone presenti, tra cui turisti e addetti ai lavori. Ha sottolineato la contraddizione nel sentirsi indignati per la protesta senza danneggiare le statue, ma allo stesso tempo ignorare la crudeltà inflitta agli animali non umani nei circhi e negli allevamenti.
La giovane attivista ha sottolineato la necessità di porre fine agli incentivi pubblici agli allevamenti e di attuare la legge n.106 del 2022, già esistente, che rende illegali i circhi con animali. Il suo appello è diretto al governo, chiedendo di eliminare la violenza che persiste nei confronti degli animali, una violenza che dovrebbe appartenere al passato e restare impolverata nella storia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA