In via Francesco Crispi c’è l’edicola sacra più piccola di Roma e forse del mondo
Sono centinaia in tutta la città, assumono la forma di piccoli altari, tabernacoli o nicchie poste su muri esterni degli edifici. Scopriamo le edicole sacre.
Lo sapevate? in via Francesco Crispi c’è l’edicola sacra più piccola di Roma e forse del mondo.
Sono centinaia in tutta la città, assumono la forma di piccoli altari, tabernacoli o nicchie poste su muri esterni degli edifici. Scopriamo le edicole sacre.
Più famosa per gli obelischi, le fontane, i monumenti, le chiese, le copiose rovine, Roma si distingue anche per una caratteristica meno nota: le edicole sacre.
Si tratta di piccoli altari o nicchie poste su muri esterni di edifici, spesso lungo strade, piazze o vicoli. Questi santuari sono presenti a centinaia nella città, spesso dedicati a santi, angeli o alla Madonna e sono disseminati in tutto lo spazio urbano, offrendo un’esperienza spirituale inaspettata ai visitatori e ai residenti.
Già Vistanet ha accennato sia dell’edicola presente in via delle Zoccolette nel suddetto articolo dedicato alla toponomastica romana che della graziosa Miracolosa Madonnina di Parione al passetto del Biscione in zona Campo de’ Fiori.
È invece noto a pochi che in via Francesco Crispi 43, troviamo un’edicola minuscola in maiolica, indicata da John S. Grioni come la più piccola esistente e la contrappone con l’esempio maestoso dell’Assunta di via del Pellegrino che presenta all’angolo con Arco di Santa Margherita un piccolo gioiello barocco, forse il più grande della città. La troviamo sulla svolta del numero 53, dietro il palazzo della Cancelleria.
La tradizione delle edicole sacre risale a secoli fa: a Roma durante il Rinascimento, l’uso di erigerle divenne molto popolare allo scopo di creare un punto di riferimento religioso per le persone, consentendo a chi passeggia per le strade di fare una breve sosta per una preghiera, accendere una candela, fare una riflessione, portare fiori.
L’uso di porvi un lumicino ha origine pagana e discende dal culto degli dei dove si usava far ardere una fiamma perenne dinanzi ai simulacri.
Le edicole erano spesso commissionate e supportate finanziariamente nella realizzazione da nobili o ordini e confraternite religiose, che volevano dimostrare la loro devozione e generosità, seppur divennero col tempo il contraltare popolare degli stemmi delle grandi famiglie.
Le troviamo sui muri delle case, nei canti dei vecchi rioni, nei vicoli, nelle piazze.
Ogni edicola sacra è un’opera d’arte unica, infatti sono realizzate utilizzando materiali preziosi come il marmo, pietre semipreziose, bronzi, arricchite da decorazioni minuziose ed affreschi iconografici, compaiono a volte come ricchi tabernacoli. Anche artisti noti come Gian Lorenzo Bernini hanno contribuito alla loro creazione. Le opere d’arte presenti nelle edicole sacre non solo sono un’espressione della fede e della devozione, ma anche un testimone della ricchezza artistica e culturale di Roma nel corso dei secoli.
Purtroppo, nel corso degli anni, molte edicole sacre sono state danneggiate o addirittura distrutte a causa dell’incuria o dei danni causati dal tempo e dall’inquinamento.
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