Lo sapevate? Michelangelo fu seppellito due volte
Uno dei più grandi geni del Rinascimento fu conteso anche dopo morto. I resti di un uomo che ha contribuito alla storia di Roma (e non solo) fu trafugato dai fiorentini per far sì che le sue spoglie arrivassero a Firenze
Uno dei più grandi geni del Rinascimento fu conteso anche dopo morto. I resti di un uomo che ha contribuito somma la storia di Roma (e non solo) fu trafugato dai fiorentini per far sì che le sue spoglie arrivassero a Firenze. Per questo articolo abbiamo intervistato alcuni romani per chiedere se conoscessero questa storia.
Attualmente il Maestro riposa nella Basilica di Santa Croce, in una tomba di famiglia che ospita circa sessanta dei suoi cari in prossimità di un monumento funebre dedicato all’artista raffiguranti le tre allegorie Pittura, Scultura ed Architettura. L’opera fu disegnata da Giorgio Vasari.
Il decesso avvenne a 89 anni nel 1564 nella sua umile di Macel de’ Corvi, una piazza ora non più esistente dal 1902, adiacente all’attuale Piazza Venezia, nei pressi del Campidoglio.
Fu quindi inizialmente seppellito nella chiesa dei SS. Apostoli a Roma per decisione di Papa Pio IV, ma qui vi rimase solo poco più di due settimane. Suo nipote Leonardo Buonarroti Simoni prese il cadavere, lo avvolse tra le stoffe e lo nasconde in carro merci guidato dal vetturino Simone da Berna dentro una cassa rivestita di piombo.
Questo perché fu lo stesso Michelangelo ad esprimere la volontà di essere sepolto a Firenze ed il duca Cosimo I, desideroso di rispettare la sua volontà, diede ordine ai fiorentini di spostare la salma.
Il trasporto del corpo avvenne in sordina anche perché il nipote portò in quel carro, oltre ai resti dell’artista, anche i suoi beni.
Si narra che i fiorentini, appena saputo che il corpo di Michelangelo giunse a Firenze, organizzarono commossi un’importante fiaccolata ed una processione notturna in suo onore.
Abbiamo chiesto ad alcuni romani se fossero a conoscenza di questo aneddoto. Vediamo come hanno risposto.
Pietro Mauri, commerciante: “No, non lo sapevo, addirittura pensavo che il suo corpo si trovasse nel Pantheon”.
Probabilmente Pietro era convinto di questo perché nell’edificio dedicato “a tutti gli dei” vi è sepolto un altro grande artista contemporaneo al Buonarroti, ossia Raffaello Sanzio.
Rosa Bartolo, impiegata: “conosco Michelangelo per la cappella Sistina, ma non mi sono mai chiesta dove fosse la sua tomba. Anche perché di un artista forse è più importante conoscere la sua opera che il luogo della sua morte. Pensa che non vado neppure a trovare i miei cari al cimitero, perché penso che la loro essenza non si trovi lì.”
Filomena Fabi, storica dell’arte: “certo, pensa che nel 2014 a Firenze hanno anche celebrato nuovamente i suoi funerali con un evento ricco di iniziative. Ti racconto un’altra curiosità riguardo la sepoltura di un altro artista: pensa che lo scheletro del Goya è privo del teschio e non si sa che fine abbia fatto.”
Ma questa è un’altra storia.
E voi, sapevate questa particolarità che riguarda Michelangelo?
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