(VIDEO) Gianicolo, a mezzogiorno lo sparo emoziona ancora. E a farlo non è un cannone

Ci siamo recati ad assistere al tradizionale scoppio dal belvedere. In questo articolo vi spieghiamo un po’ della sua storia e il motivo per cui non si dovrebbe dire “cannone” del Gianicolo”.
Una tradizione risalente al 1847: lo sparo del Gianicolo che scandisce mezzogiorno è un appuntamento che tutti i romani hanno vissuto almeno una volta nella vita. Ad inaugurarlo fu
Pio IX e non tutti sanno che un tempo il fantomatico segnale partiva da Castel Sant’Angelo, poi fu spostato a Monte Mario ed infine dal 1904 è ormai consuetudine fissa nel Gianicolo.
Ci siamo quindi recati oggi a rivivere l’emozione, vissuta da turisti e romani quasi in religioso silenzio. È emozionante avere alle spalle il monumento equestre dedicato a Garibaldi e nonostante sia una giornata lavorativa, il belvedere è gremito di curiosi. Numerosi i genitori con bambini anche piuttosto piccoli che, colti di sorpresa dal botto fragoroso, si sono palesemente spaventati e divertiti.
Specifichiamo che a sparare non è un cannone, ma un obice, risultato di un assemblaggio della bocca da fuoco da 105/22 impiegato durante il secondo conflitto mondiale.
Che cos’è un obice? L’espressione deriva da “obizzo” in forma arcaica, dal tedesco Haubitze, e a sua volta dal boemo houfnice, ossia “fionda”. Altre versioni attribuiscono l’origine del nome a Pio Enea I Obizzi, che alcuni indicano come suo inventore. È classificata come arma da fuoco d’artiglieria, utilizzata per il tiro diretto sui bersagli, largamente utilizzata per gli attacchi terrestri dalla fine del secondo conflitto mondiale.
La distinzione delle armi di artiglieria in cannoni ed obici si deve a Jean-Baptiste Vaquette de Gribeauval, che definì come cannoni le armi che sparavano “palle di cannone” ed obici quelle che invece usavano granate.
Per cannone infatti si intende una bocca da fuoco che spara a tiro diretto con una velocità alla bocca elevata. Questo comporta, morfologicamente, che la canna del cannone deve avere una lunghezza maggiore di quella di un obice.
Cosa significa infatti 105/22? Con questa indicazione si descrive per il primo (105) il calibro in millimetri, ossia il diametro interno della bocca da fuoco; mentre per il secondo si indica la lunghezza della canna. Tra l’altro questo tipo di artiglieria viene suddivisa secondo la lunghezza: sino ad 11 calibri parliamo di mortaio, da 11 a 22 si identifica appunto l’obice e da 22 in poi cannone.
Quindi, anche se comunemente viene indicato come “cannone”, in realtà il responsabile dello speciale rintocco di mezzogiorno del Gianicolo è un obice.
Secondo il sito dell’esercito e la difesa, la squadra pezzo che opera quotidianamente è fornita interamente dal reggimento addestrativo del Comando Artiglieria.
Antecedente a questo vi era, fino al 1991, un altro obice da 149/13 dell’Esercito Austro-Ungarico nella Prima Guerra Mondiale.
Altra curiosità è che l’ok per lo sparo attualmente giunge ai responsabili tramite cellulare, ma in passato un militare osservava tramite un binocolo la Chiesa di Sant’Ignazio dalla cui asta del tetto veniva fatta cadere una palla in vimini per dare la sincronica approvazione.

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Roma, inaugurata la prima strada scolastica artistica

Inaugurata la prima strada scolastica "artistica" in via Monte Ruggero, nel Municipio Roma III.
Roma, inaugurata la prima strada scolastica artistica.
Inaugurata la prima strada scolastica “artistica” in via Monte Ruggero, nel Municipio Roma III.
Come riporta Roma Capitale, a seguito della candidatura di Roma Capitale al bando “Asphalt art Initiative” (https://asphaltart.bloomberg.org/ ), il Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti ha ottenuto un finanziamento di 25.000 dollari per un intervento di urbanismo tattico con la realizzazione di un’opera d’arte su asfalto. È stato scelto il sito corrispondente alla strada scolastica di via Monte Ruggero nel Municipio III dove insistono diverse strutture pubbliche, educative, culturali, sportive e di aggregazione – tra cui due scuole primarie e tre istituti superiori – e dove la presenza di un rettilineo percorso da veicoli rappresentava un rischio per i pedoni e le utenze deboli. L’obiettivo, quindi, è stato dall’origine di incrementare la sicurezza e rendere la zona più vivace e fruibile.
Come riporta Roma Capitale, grazie al lavoro di Dipartimento Mobilità, di Roma Servizi per la Mobilità, alla collaborazione e disponibilità del Municipio e grazie ai fondi messi a disposizione da Bloomberg, è stato modificato e profondamente arricchito l’originario progetto della strada scolastica. Sono stati investiti i fondi messi a disposizione non solo nella realizzazione del progetto pedonalizzando e infrastrutturando l’area con gli arredi urbani del caso, ma attuando anche l’intervento artistico caro a Bloomberg con la pittura, da parte di un’artista riconosciuta (primo caso in assoluto in Italia), del fondo stradale chiuso al transito dei veicoli dell’area in oggetto. Questo progetto ha visto anche per la prima volta la partecipazione della cittadinanza nella fase decisionale, scegliendo tra tre proposte grafiche l’opera realizzata e terminata dalla street artist Gio Pistone.
All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Roberto Gualtieri insieme all’Assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, all’Assessora alla Scuola, Claudia Pratelli e al Presidente del III Municipio, Paolo Emilio Marchionne.

Prima strada artistica
“Abbiamo già realizzato tanti interventi per le strade scolastiche e ne faremo tanti altri, oltre 30 tra quelli già realizzati e quelle in programma. Quella inaugurata oggi è una strada bellissima, più sicura e colorata, che diventa un esempio per tutte quelle che verranno. Ringrazio la Fondazione Bloomberg per averci dato le risorse utili a realizzarla, l’artista che ci ha lavorato, il Dipartimento e gli assessorati coinvolti, ma soprattutto bisogna ringraziare le bambine e i bambini di questo istituto, perché dal momento in cui loro hanno iniziato a colorare con i gessetti l’asfalto, ci hanno spinto ad intervenire con più rapidità, realizzando così una strada dove poter giocare e passeggiare in sicurezza”, ha dichiarato il Sindaco.
“Grazie al finanziamento di Bloomberg, al grande lavoro portato avanti dal Dipartimento Mobilità e da Roma Servizi per la Mobilità e alla collaborazione del Municipio – ha commentato l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè – realizziamo un progetto molto importante in linea con l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città e la sua sicurezza. Uno degli assi portanti su cui stiamo puntando in questa consigliatura è proprio la mobilità sostenibile, anche attraverso la realizzazione delle strade scolastiche: riteniamo indispensabili questo tipo di soluzioni per proteggere le utenze deboli, favorire l’autonomia, e incentivare la mobilità pedonale e ciclabile”.
“Sono davvero felice di tornare qui – ha poi aggiunto l’Assessora capitolina alla scuola, Claudia Pratelli – dove negli anni passati abbiamo già realizzato insieme alla scuola, alle associazioni e ai genitori della scuola che ringrazio per lo stimolo e l’impegno costante, momenti di festa con le scuole, per anticipare quello che oggi è un traguardo raggiunto. La strada scolastica a Via Monte Ruggero chiude un cerchio e celebra l’idea di città che stiamo portando avanti: una città che mette al centro le persone, i bambini e le bambine, la comunità. Questa, come tutte le strade scolastiche che stiamo realizzando in giro per la città, è una sfida culturale, che libera spazi dal traffico e li restituisce all’incontro, alla creatività, alla bellezza. Qui la scuola esonda, contagia il territorio, lo trasforma. È così che costruiamo una città più sicura, più vivibile, più giusta”.

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