La carbocrema, le fettuccine Alfredo e i funghi nella carbonara: la deriva della cucina tipica romana per l’influenza italo-americana
La cucina romana, fortemente influenzata dall'Italia e dagli Stati Uniti, sta subendo una trasformazione significativa. Le classiche ricette come la carbonara, le fettuccine Alfredo e i funghi nella carbonara sono il riflesso di questa deriva culinaria italo-americana.
La carbocrema, le fettuccine Alfredo e i funghi nella carbonara: la deriva della cucina tipica romana per l’influenza italo-americana.
La cucina romana, fortemente influenzata dall’Italia e dagli Stati Uniti, sta subendo una trasformazione significativa. Le classiche ricette come la carbonara, le fettuccine Alfredo e i funghi nella carbonara sono il riflesso di questa deriva culinaria italo-americana.
Come riporta un recente articolo de Il Messaggero, il mondo culinario è un intreccio di storie, dove piatti vengono creati e dimenticati, tradizioni degli chef si mescolano con quelle delle famiglie e delle nonne. Nel corso degli anni, la carbonara ha attirato l’attenzione, principalmente a causa dell’evoluzione della cucina italiana e delle influenze della migrazione.
Giuseppe Mattioli, ristoratore italiano a Londra, difende la ricetta tradizionale della carbonara con tuorli d’uovo, pecorino romano, guanciale e pepe nero, rifiutando varianti con panna, funghi e pollo. Tuttavia, la storia della cucina italiana è intrisa di cambiamenti. Storici dell’alimentazione come Luca Cesari hanno mostrato come la ricetta della carbonara abbia subito variazioni nel corso del tempo, con ingredienti come pancetta, aglio e gruviera che facevano parte della versione degli anni Cinquanta.
La modalità di preparazione della pasta è cambiata nel corso degli anni in Italia, con l’introduzione della carbocrema per la carbonara, un cambiamento che sarebbe stato incomprensibile per le nonne che cucinavano durante il boom economico del secondo dopoguerra. La tendenza a risottare la pasta è emersa di recente, modificando la tradizione della carbonara.
Gli emigranti hanno contribuito a creare una cucina italo-americana unica, che pur avvicinandosi alla cucina italiana, ha sviluppato caratteristiche distintive. Piatti come la carbonara italo-americana con funghi, gli spaghetti con le polpette e le fettuccine Alfredo sono esempi di questa fusione culturale, più popolari tra gli italiani d’America che in Europa.
Le fettuccine Alfredo, un’icona della cucina italo-americana, hanno origini a Roma, creato dal ristoratore Alfredo Di Lelio nei primi del Novecento e reso celebre negli Stati Uniti da attori come Douglas Fairbanks e Mary Pickford durante il loro viaggio di nozze.
Altri equivoci includono il pane all’aglio, spesso confuso con la bruschetta, e l’uso del termine “pepperoni” per indicare il salame piccante su una pizza, causando fraintendimenti linguistici.
I visitatori in Italia cercano di assaporare la tradizione culinaria, ma a volte commettono “attentati alla tradizione” come bere cappuccino durante il pasto. Piatti ormai quasi dimenticati, come le pennette alla vodka degli anni Ottanta, sono ricercati dai nostalgici migranti.
Infine, condimenti come l’italian dressing negli Stati Uniti rappresentano una reinterpretazione della cucina italiana, con origini italiane ma adattamenti locali come aceto, succo di limone, olio, peperoni, sciroppo di mais, erbe e spezie. Questi cambiamenti riflettono la continua evoluzione e adattamento della cucina in un contesto globale.
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