Storia dei Teatri della Capitale. Il teatro Tordinona, uno dei più importanti di Roma

Roma è una città ricca di teatri. Attraverso questa nuova rubrica, ne scopriremo uno alla volta, andando alla ricerca di quelli meno grandi e conosciuti, ma carichi di storia. Partiamo con il teatro Tordinona
Roma è una città ricca di teatri. Attraverso questa nuova rubrica, ne scopriremo uno alla volta, andando alla ricerca di quelli meno grandi e conosciuti, ma carichi di storia.
Partiamo con il teatro Tordinona, uno dei più importanti teatri romani.
Nacque nel lontano 1670 per desiderio della regina Cristina di Svezia. È stato il più grande ed il più prestigioso teatro romano in tutto il ‘700 e l’ 800.
Non tutti sanno che questo fu un ex carcere dove vi furono reclusi Benvenuto Cellini, i fratelli di Beatrice Cenci, Giordano Bruno e Caravaggio in quanto girovagava per la città armato di spada anche se fu vietato dal pontefice. Divenne anche una locanda che durò molto poco perché all’epoca la zona era piuttosto malfamata.
Il teatro fu demolito nel 1667 per mano di papa Innocenzo XII, contrario alle arti sceniche, per poi tornare alla luce con l’intervento del papa Clemente XII.
Il secondo teatro fu attivo dal 1733 al 1781, anno in cui un incendio incenerì l’intera struttura in legno.
Ne fu quindi costruito un terzo, che prese il nome di Teatro Apollo, ma anche questo fu distrutto nel 1889 per consentire la costruzione degli argini del Tevere e bloccare le frequenti inondazioni nella città.
Quindi quello che vediamo attualmente è di fatto un quarto teatro, mentre l’Apollo è ricordato da una stele di marmo progettata da Cesare Bazzani presente ora sul lungotevere.
Nel corso della sua storia presentarono i loro lavori nomi del calibro di Niccolò Paganini, Michele Carafa, vi si produssero e/o presentarono opere di Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Goldoni, Giuseppe Verdi, Donizetti, Scarlatti, Errico Petrella, Scaccia, Luigi Pirandello, solo per citarne alcuni. Proprio perché vi lavorò quest’ultimo, prese il nome di Sala Pirandello.
L’ attuale gestione del teatro è affidata all’ “Associazione Culturale Tordinona” del direttore artistico, autore, regista e musicista Renato Giordano che dal 1979 e dal 2012 è affiancato nella direzione artistica da Ulisse Benedetti, con 50 anni di esperienza nella ricerca teatrale.
Se durante la seconda guerra mondiale fu trasformato anche in un rifugio antiaereo, attualmente continua ad essere luogo di riparo dalle insidie dei nostri tempi che costruiscono una narrazione basata sul concetto che “con la cultura non si mangia”. Gli spazi culturali, i luoghi di aggregazione e di ricerca sono isole preziose da tutelare, che andrebbero supportate dal sostegno pubblico e privato. Per quest’ultimo si intende una partecipazione collettiva e attiva fatta dalle singole persone. Occorrerebbe un’educazione teatrale che inizi dai primi anni delle scuole: insegnare ad entrare nei panni dell’altro è di fatto una lezione di empatia.

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Ultimo sceglie Tor Vergata per il raduno del 2026: un evento imperdibile che segnerà la storia della musica a Roma

Dopo aver continuato a conquistare i cuori dei fan in ogni angolo d’Italia, riempiendo stadi e conquistando nuovi trionfi, Niccolò Moriconi, conosciuto al grande pubblico con il nome d’arte Ultimo, ha ufficialmente annunciato uno degli eventi più attesi del prossimo anno.
Ultimo sceglie Tor Vergata per il raduno del 2026: un evento imperdibile che segnerà la storia della musica a Roma.
Dopo aver continuato a conquistare i cuori dei fan in ogni angolo d’Italia, riempiendo stadi e conquistando nuovi trionfi, Niccolò Moriconi, conosciuto al grande pubblico con il nome d’arte Ultimo, ha ufficialmente annunciato uno degli eventi più attesi del prossimo anno.
Il 4 luglio 2026, la Vela di Calatrava a Tor Vergata, simbolo di una Roma che si rinnova, ospiterà il maxi raduno dell’artista, destinato a diventare uno degli appuntamenti musicali più importanti della capitale.
L’annuncio ha subito suscitato entusiasmo tra i suoi innumerevoli fan, che già pregustano quello che si preannuncia come un evento memorabile. La scelta di Tor Vergata, zona che da anni sta vivendo una profonda riqualificazione, rappresenta un altro passo verso il rilancio della periferia romana, ormai pronta ad accogliere grandi eventi internazionali. Il sindaco Roberto Gualtieri ha espresso grande soddisfazione per l’importante appuntamento, sottolineando come questo concerto non solo sarà un’occasione imperdibile per la città, ma contribuirà a rendere l’area uno dei principali centri di concerti al mondo. Tor Vergata, infatti, dopo il Giubileo dei Giovani, sarà tra le più grandi aree per eventi musicali d’Italia e d’Europa, un polo di attrazione che contribuirà alla rinascita di un quartiere che sta diventando sempre più vivibile e dinamico. L’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, ha aggiunto che il lavoro per la realizzazione dell’evento è già in corso da oltre un anno e proseguirà con determinazione fino alla data del 4 luglio 2026, un giorno che, secondo le sue parole, segnerà un record e dimostrerà al mondo che Roma è pronta per affrontare e vincere la sfida di un evento di questa portata. Con il countdown già iniziato, l’attesa per il concerto “La favola per sempre” di Ultimo cresce ogni giorno di più, con i romani e i turisti pronti ad accogliere una nuova pagina della storia musicale della città.

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