Aumento dei casi di Dengue a Roma e nel Lazio: sintomi e modalità di trasmissione

Il Lazio, con 28 casi su un totale di 165, è la seconda regione italiana per il numero di persone colpite dalla Dengue
Aumento dei casi di Dengue a Roma e nel Lazio: sintomi e modalità di trasmissione.
In passato, le malattie come la Dengue erano considerate esclusivamente “tropicali” e venivano introdotte in Italia dai viaggiatori provenienti da paesi lontani. Tuttavia, questa percezione sta cambiando, almeno in parte, poiché ora si registrano casi autoctoni. Il Lazio, con 28 casi su un totale di 165, è la seconda regione italiana per il numero di persone colpite dalla Dengue. Secondo un’analisi dell’Istituto Superiore di Sanità, dal 1° gennaio all’11 settembre di quest’anno, il 16,9% di tutte le diagnosi di Dengue in Italia sono state effettuate nel Lazio. Anche se questi numeri sono inferiori rispetto alla Lombardia, che è in testa alla classifica con il 30,3%, sono vicini all’Emilia-Romagna con il 16,36%. Il mese di agosto ha visto un notevole aumento dei casi.
In Italia, i casi di Dengue stanno aumentando, compresi quelli registrati a Roma e nel Lazio. Il segretario provinciale della Fimmg Roma e vice segretario nazionale vicario della Fimmg, Pierluigi Bartoletti, segnala che molti colleghi stanno ricevendo numerose segnalazioni di pazienti con febbre sospetta, non legata al COVID-19, che potrebbero indicare la Dengue. Bartoletti afferma che i medici di base sono allarmati e stanno cercando di capire come gestire questi casi sospetti.
Ma quali sono i sintomi iniziali che dovrebbero far sospettare la Dengue? Bartoletti spiega che una febbre alta e persistente, accompagnata da un malessere generale e da eruzioni cutanee, dovrebbe destare sospetti di Dengue. Questo dovrebbe accadere dopo aver escluso altre malattie e aver verificato se la persona è stata in viaggio in zone endemiche. Bartoletti sottolinea l’importanza di tracciare i casi e comprendere se ci sono relazioni tra di essi, al fine di adottare misure preventive e monitorare l’evoluzione della situazione. Sottolinea anche la necessità di avere una diagnostica in ambulatorio per malattie infettive arbovirosi, una richiesta che viene avanzata da tempo.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in Italia ci sono stati 165 casi di Dengue fino a questo momento, con un aumento dei casi nel Lazio, che conta 28 casi, e nella Lombardia, con già 50 casi. La Dengue è una malattia virale che si trasmette attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes. Provoca febbre e può colpire neonati, bambini e adulti, con sintomi che compaiono da 3 a 14 giorni dopo la puntura infettante. La Dengue può causare una malattia simile all’influenza e, in alcuni casi, una complicazione potenzialmente letale chiamata Dengue grave.
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e professore di Malattie Infettive presso l’Università Tor Vergata di Roma, spiega che i sintomi della Dengue comprendono febbre, forti mal di testa, dolore dietro agli occhi, dolori muscolari e articolari e eruzioni cutanee. Questi sintomi possono variare in base all’età del paziente. Andreoni sottolinea l’importanza di prestare attenzione alla Dengue, anche se in passato questa malattia esotica non veniva studiata in dettaglio durante la formazione medica. La Dengue sta diventando sempre più comune e quindi è essenziale riconoscerla.
Il Ministero della Salute sottolinea che la Dengue viene trasmessa attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes. Si tratta di una malattia febbrile che può colpire neonati, bambini e adulti, con sintomi che compaiono da 3 a 14 giorni dopo la puntura infettante. La Dengue può causare una malattia simil-influenzale grave e in alcuni casi una complicanza potenzialmente letale chiamata Dengue grave, precedentemente nota come febbre emorragica Dengue.
I sintomi della Dengue includono febbre, mal di testa, dolore dietro agli occhi, nausea, vomito, ghiandole gonfie, dolori muscolari e articolari ed eruzioni cutanee. La febbre alta, superiore a 40°C, associata a due dei sintomi sopra elencati, dovrebbe far sospettare la presenza della Dengue. La malattia di solito dura da 2 a 7 giorni.
Per la Dengue grave, è necessaria un’assistenza medica adeguata. Non esiste un trattamento specifico per la febbre Dengue, ma i pazienti dovrebbero consultare un medico, riposare e bere molti liquidi. Alcuni farmaci antipiretici come l’acido acetilsalicilico (aspirina) e l’ibuprofene dovrebbero essere evitati, poiché possono causare problemi di coagulazione del sangue. Il mantenimento del volume dei fluidi circolanti è fondamentale per la cura della Dengue grave.

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Truffa del finto compleanno a Colleferro: ladre rubano bracciali e anelli

Una triste storia di inganno si è verificata a Colleferro, dove due truffatrici hanno derubato un'anziana signora di 88 anni dei suoi preziosi beni: quattro bracciali, tra cui uno di valore antico, e tre anelli. Le due ladre si sono presentate sotto la casa dell'ottantottenne in piazza Nassirya, fingendo di essere lì per festeggiare il compleanno di una delle due.
Truffa del finto compleanno a Colleferro: ladre rubano bracciali e anelli.
Una triste storia di inganno si è verificata a Colleferro, dove due truffatrici hanno derubato un’anziana signora di 88 anni dei suoi preziosi beni: quattro bracciali, tra cui uno di valore antico, e tre anelli. Le due ladre si sono presentate sotto la casa dell’ottantottenne in piazza Nassirya, fingendo di essere lì per festeggiare il compleanno di una delle due.
Con modi gentili e affabili, queste truffatrici si sono spacciate per amiche di famiglia al fine di guadagnare la fiducia della vittima e renderle credibili. La loro astuzia, fino ad allora sconosciuta nel panorama delle truffe, ha lasciato l’anziana senza difese. Attorno alle 16 di qualche giorno fa, hanno bussato alla porta della signora e, presentandosi come amiche festeggianti, le hanno chiesto di aprire la porta per condividere un pezzo di crostata in onore del compleanno.
L’ottantottenne, che aveva già avuto un incontro precedente con queste due donne alcune settimane prima, ha aperto la porta senza esitazioni, rassicurata dalla presenza di due figure femminili. Una volta all’interno dell’appartamento, le truffatrici hanno abilmente distolto l’attenzione della vittima e si sono impossessate dei suoi preziosi gioielli, che erano conservati nei cassetti. Mentre una delle truffatrici serviva dolci e bevande, l’altra saccheggiava la camera da letto in cerca di gioielli d’oro.
La vittima si è trovata completamente sopraffatta dalla situazione e ha sporto denuncia presso la caserma dei carabinieri della compagnia di Colleferro, accompagnata da un familiare. Era visibilmente scossa e non è stata in grado di fornire molti dettagli, se non alcune descrizioni fisiche delle due ladre, una delle quali era più anziana mentre l’altra era giovane. Entrambe parlavano italiano e, secondo gli investigatori, sembravano essere madre e figlia. La signora anziana è stata pervasa da un senso di colpa per essersi fidata delle truffatrici e per aver subito la perdita dei suoi preziosi oggetti, che rappresentavano non solo un valore economico ma anche affetti e ricordi di una vita.
Il racconto di quanto accaduto è stato fornito dalla nipote dell’anziana, a cui la vittima si è rivolta in lacrime subito dopo l’inganno perpetrato dalle due truffatrici spietate. La nipote ha descritto le truffatrici, riconoscendo una con capelli lunghi e neri e l’altra con capelli ricci e biondi, e ha sospettato che potesse esserci anche una complice in attesa in un’auto. Una settimana prima del furto, le due ladre avevano seguito la signora anziana e le avevano chiesto informazioni sui vicini di casa, indicando un livello di preparazione notevole.
Le indagini sono ancora in corso, e le autorità stanno cercando di identificare le responsabili attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza. Nel frattempo, la cittadina di Colleferro ha intensificato le misure di sicurezza con l’installazione di ulteriori telecamere di sorveglianza, evidenziando l’importanza di proteggere gli anziani dalla cattiveria di individui senza scrupoli.

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