Panda distrutta dai tifosi per vedere Lukaku, la padrona: “La Roma non mi ha chiamato”

Martina Innamorati, la giovane proprietaria di una Panda danneggiata, ha raccontato la sua esperienza dopo che i tifosi della Roma hanno distrutto la sua auto per vedere Romelu Lukaku.
Panda distrutta dai tifosi per vedere Lukaku, la padrona: “La Roma non mi ha chiamato”
Martina Innamorati, la giovane proprietaria di una Panda danneggiata, ha raccontato la sua esperienza dopo che i tifosi della Roma hanno distrutto la sua auto per vedere Romelu Lukaku. Tanti veri tifosi si sono offerti di pagare i danni.
La ragazza ha trovato la sua auto gravemente danneggiata dai sostenitori giallorossi che si erano arrampicati sul tetto per cercare di vedere da lontano l’arrivo dell’attaccante. Martina aveva precedentemente dichiarato che quella Panda era un regalo prezioso da parte di sua nonna.
Nonostante abbia inviato una pec alla Roma per segnalare l’incidente, Martina ha rivelato che nessuno dal club o dai tifosi che hanno danneggiato la sua auto l’ha contattata per scusarsi. Alcuni tifosi l’hanno persino criticata, ma molti altri si sono offerti di coprire i costi della riparazione dell’auto.
Tuttavia, Martina ha rifiutato gentilmente l’aiuto dei tifosi, ritenendo che non sia giusto far pagare a chi non ha colpa dei danni subiti. Ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che le persone innocenti finiscano per sostenere le conseguenze di eventi simili, anziché i veri responsabili o chi organizza tali eventi senza considerare adeguatamente le conseguenze.
Martina ha anche sollevato una questione etica e morale riguardo alla responsabilità di chi organizza eventi di massa e ha sottolineato l’importanza di promuovere valori umani e di rispetto per gli altri tra i sostenitori di una squadra sportiva.
In conclusione, Martina ha condiviso la sua delusione per la mancanza di atti di gentilezza e responsabilità da parte della comunità sportiva, mentre cercava giustamente di portare avanti la memoria affettiva legata all’auto donata da sua nonna.
(Foto Il Messaggero).

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