Roma, restaura un vecchio appartamento e trova 245 milioni di lire italiane
A Roma, un pensionato ha fatto una scoperta straordinaria all'interno della casa del suo defunto fratello: ha rinvenuto un tesoro nascosto del valore di 245 milioni di lire italiane, equivalenti a circa 126 mila euro
Roma, restaura un vecchio appartamento e trova 245 milioni di lire italiane.
A Roma, un pensionato ha fatto una scoperta straordinaria all’interno della casa del suo defunto fratello: ha rinvenuto un tesoro nascosto del valore di 245 milioni di lire italiane, equivalenti a circa 126 mila euro. Questa somma considerevole era accuratamente celata nel fondo di un cassetto in un armadio situato nell’appartamento ereditato dal fratello del pensionato, un ex sottufficiale dell’aviazione scomparso nel 2018.
La notizie è stata riportata dal Messaggero.
L’uomo, un ex commissario di polizia ora in pensione, è rimasto incredulo nell’aprile del 2019 quando ha trovato quest’enorme quantità di denaro in varie denominazioni di banconote. Curiosamente, il suo defunto fratello non aveva mai rivelato l’esistenza di tali risparmi e non aveva mai informato Giuseppe, il suo unico erede, di questo patrimonio segreto.
“Stavo svuotando l’appartamento a Roma insieme a mio figlio Luca, con l’intenzione di effettuare dei lavori di ristrutturazione”, ha raccontato l’ex commissario di polizia. “Sono rimasto sbalordito nel trovare questa somma di 245 milioni e 218 mila lire. Mio fratello viveva da solo ed era noto per il suo spirito di risparmio. Non riesco a spiegare perché non avesse depositato questo denaro in banca o convertito le lire in euro quando era ancora possibile farlo.”
Le banconote erano composte da 2.059 banconote da centomila lire, 630 da cinquantamila lire, 557 da diecimila lire, 298 da cinquemila lire, 126 da duemila lire e 506 da mille lire. Dopo questa incredibile scoperta, Giuseppe Antonio Bagnato si è rivolto alla Banca d’Italia per richiedere la conversione delle lire in euro. Tuttavia, ha ricevuto la notizia sconcertante che ciò non era più possibile, poiché erano trascorsi più di dieci anni dall’introduzione dell’euro come valuta ufficiale. Pertanto, ciò che sembrava un tesoro si è rivelato per il momento essere solo un ammasso di vecchie banconote inutilizzabili. Ovviamente, Bagnato non ha intenzione di gettarle via finché non avrà certezza che non possono essere convertite.
Il pensionato settantenne ha quindi cercato assistenza legale tramite un’associazione. Numerosi italiani, come lui, hanno ritrovato somme di denaro in lire del vecchio conio. La legge aveva inizialmente fissato la scadenza per la conversione delle lire al 28 febbraio 2012, ma la Corte Costituzionale ha successivamente dichiarato questa norma incostituzionale nel 2015, permettendo una finestra temporale per la richiesta di conversione tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012.
“Attualmente, in Italia, esiste una prescrizione ordinaria decennale per l’esercizio dei diritti di credito”, ha spiegato un avvocato dell’Associazione GiustItalia. “Questa prescrizione non è presente in tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea, dove è ancora possibile convertire la vecchia moneta nazionale in euro. Tuttavia, secondo l’articolo 2935 del codice civile, il termine di dieci anni inizia a decorrere dalla data in cui il soggetto può far valere il proprio diritto, che, in questo caso, è la data in cui sono state ritrovate le banconote.” Se questa interpretazione verrà accettata da un giudice, Giuseppe Antonio Bagnato potrebbe avere accesso al suo tesoro nascosto.
(Foto Numismatica Italiana).
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