Scompare Federica Gallucci, 14 anni: l’appello angosciato dei suoi genitori
La comunità di Monterotondo è stata scossa dalla misteriosa scomparsa di Federica Gallucci, una giovane di soli 14 anni, avvenuta nelle prime ore del mattino di giovedì 31 agosto. La casa di Federica si è svegliata vuota, senza alcuna traccia della ragazza, lasciando i suoi genitori in uno stato di ansia e disperazione.
Scompare Federica Gallucci, 14 anni: l’appello angosciato dei suoi genitori.
La comunità di Monterotondo è stata scossa dalla misteriosa scomparsa di Federica Gallucci, una giovane di soli 14 anni, avvenuta nelle prime ore del mattino di giovedì 31 agosto. La casa di Federica si è svegliata vuota, senza alcuna traccia della ragazza, lasciando i suoi genitori in uno stato di ansia e disperazione.
La loro preoccupazione è così intensa che hanno fatto appello ai social media, chiedendo una diffusione massiccia delle informazioni sulla scomparsa della loro amata figlia.
Le prime indagini suggeriscono che Federica potrebbe aver utilizzato i mezzi pubblici o il treno per allontanarsi dalla zona. La giovane è alta 1,85 metri, ha una corporatura normale, capelli lunghi biondi e occhi azzurri. Indossa occhiali da vista, il suo abbigliamento consiste in una maglietta nera con il logo Nike sulla manica, pantaloncini di jeans chiari e scarpe bianche Nike. Inoltre, porta uno zaino nero con la scritta “Invicta” e una valigia blu. È nota anche per aver con sé dei cambi d’abito.
La famiglia Gallucci è in preda all’angoscia e chiede il supporto di chiunque possa avere informazioni utili per rintracciare Federica. Si prega di contattare immediatamente il numero di emergenza 112 o il comitato scientifico ricerca scomparsi ODV al numero 388 1894493 se si dispone di qualsiasi informazione che possa aiutare a riportare Federica a casa sana e salva.
Casino del Bel Respiro: ecco perché si chiama così!
Il Casino del Bel Respiro è una delle meraviglie da visitare quando ci si reca a Villa Doria Pamphilj. Ma conoscete la sua storia?
Questa splendida e delicata costruzione si trova nel parco di Villa Pamphilj, e viene chiamata anche Casino di Allegrezza o Casino delle molte statue. Insomma, tutti nomi simpatici e curiosi! L’architetto e scultore che se ne occupò fu Alessandro Algardi che, nel 1644, insieme a Giovan Francesco Grimaldi, si mise all’opera.
Questo capolavoro architettonico fu edificato su incarico della famiglia Pamphilj, come simbolo della propria magnificenza e del proprio potere. La dimora serviva per custodire una parte iniziale della collezione artistica della famiglia, tramandata di padre in figlio come dote e come simbolo di amore fra i membri della stirpe. Il Casino era in realtà un luogo di svago dove dedicarsi alle arti, agli hobby e, naturalmente, alle feste e ai balli di sala.
Questo delizioso edificio è ornato da statue romane del I-II secolo d.C. e, dopo averlo percorso, si accede a una grande ville in stile tipicamente barocco. Le facciate, un po’ spavaldamente impreziosite da fregi, rilievi, stucchi e statue, non lasciano trasparire nulla dell’opulenza degli interni. L’ingresso principale nasconde infatti una pianta di ispirazione palladiana, con due lunghe gallerie – dei costumi romani e di Ercole – più diverse sale, da cui si accede tramite un salone centrale dalla doppia altezza, decorati con stucchi, affreschi e sculture classiche. Insomma, una vera e propria reggia nascosta fra le fratte dell’immenso giardino.
Ed ecco infatti che arriviamo agli esterni. L’incantevole Giardino Segreto, trasformato nel corso dei secoli in un luogo di delizie botaniche, piante da frutto e aromatiche, è un vero e proprio gioiello di architettura paesaggistica. Ovunque si trovano siepi modellate in forma di colomba o giglio, simboli araldici dei Pamphilj, piante sempreverdi ed esotiche, fiori, specie protette, alberi tropicali e specie autoctone. Al centro del giardino c’è poi la famosa fontana di Venere e due romantiche peschiere sui lati, una delle quali ospita, curiosamente, un cipresso calvo.
Il Casino è stato acquistato dal Comune nel 1867 e oggi è sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio durante le visite e le riunioni di Capi di Stato e di Governo.
Non bisogna dimenticare che nel 1849 Villa Pamphilj e il Casino furono teatro di una delle più cruente battaglie per la difesa della Repubblica Romana. Le truppe francesi occuparono l’intera area il 2 giugno e le truppe garibaldine tentarono invano di riconquistarla. Durante uno degli assalti fu ferito a morte Goffredo Mameli, autore dei versi dell’inno nazionale italiano. Quindi il Casino del Bel Respiro, insieme a Villa Pamphilj, non ha senza avuto vita facile. Ovviamente quest’edificio non è l’unica meraviglia da visitare quando ci si reca in Villa: anche il meraviglioso labirinto di fronte alla villa merita senza dubbio un’occhiata. Attenzione a non perdervi, però!
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