Lo sapevate? Da chi è stato progettato l’arco di via Giulia a Roma?

Un progetto ambizioso: un ponte per collegare Palazzo Farnese ai giardini della Farnesina, dall’altra parte del Tevere. La prima arcata di un sogno che non è stato completato fa da cornice ad una delle strade più belle di Roma
Un progetto ambizioso: un ponte per collegare Palazzo Farnese ai giardini della Farnesina, dall’altra parte del Tevere. Era questa l’idea visionaria di Michelangelo Buonarroti. Eppure, ciò che rimane oggi a via Giulia è solo la prima arcata di un sogno che non è stato completato dal genio del Rinascimento a causa della sua morte, sopraggiunta prima che si potessero portare avanti i lavori di Ponte Farnese.
In seguito alla dipartita di Michelangelo, arrivarono per la famiglia nobile diversi problemi economici e l’iniziativa fu arrestata per sempre.
Rimane quindi a noi solo un poetico arco, involontario corrispettivo architettonico del “non-finito michelangiolesco”, tipico della sua ultima ricerca scultorea.
Un accenno a qualcosa di imponente ai suoi primordi in una delle strade più belle di Roma, dedicata a papa Giulio II e detta non a caso in latino “magistralis”, la “via maestra” la “via principale”.

wikipedia, Jensens
Attualmente l’arco funge spesso da romantica cornice alle coppiette che vi scattano in prossimità autoscatti per ricordo, è abbellito da un vigneto rampicante che lo colora di verde, ha l’aspetto di una terrazza rinascimentale che avrebbe potuto essere un’altra opera monumentale del grande artista, ma è rimasta a decorare delicatamente Roma.
Il sogno di Michelangelo di far confluire i possedimenti della nobile famiglia è stato concettualmente realizzato secoli dopo, nel 2021, dall’artista francese Olivier Grossetête.
La sua opera il ‘Ponte Farnese’, è una struttura in cartone che riproduce il progetto mai terminato dal Buonarroti. È stata inaugurata in collaborazione con l’Ambasciata di Francia l’Institut français Italia e la Villa Farnesina-Accademia dei Lincei. Collegata ad enormi palloni aerostatici, è stata lasciata librare in volo per alcuni giorni in un omaggio elegiaco che ha celebrato l’amore della Francia per Roma e la sua storia.
Da oltre 20 anni Grossetête crea opere partecipative in giro per il mondo e come nel caso del “Ponte Farnese”, le azioni condivise divengono vere e proprie performance capaci di travolgere il pubblico in un atto onirico.
Così come nel caso di JR che è entrato in dialogo con Michelangelo attraverso l’installazione realizzata per il Palazzo Farnese, anche Grossetête ha costruito non solo un ponte di cartone in omaggio a Buonarroti, ma un collegamento efficace tra passato e presente.
Un desiderio/sogno potrebbe essere quello di continuare una prosecutio verso il futuro, magari coinvolgendo centinaia di giovani artisti in un’opera collettiva che renda partecipe il mondo intero.

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