Da Roma alla Sardegna per riveder le stelle. L’Isola ha il cielo tra i migliori d’Europa per l’astrofotografia

In tutti i periodi dell’anno è possibile incontrare squadre di astrofili in viaggio da Roma alla Sardegna alla ricerca di spazi non invasi dall’inquinamento luminoso per fotografare la via lattea e le stelle. La storia di una di loro
In tutti i periodi dell’anno è possibile incontrare squadre di astrofili in viaggio da Roma alla Sardegna alla ricerca di spazi non invasi dall’inquinamento luminoso per fotografare la via lattea e le stelle.
Sì, perché l’isola, oltre ad essere un’ambita meta turistica per il mare caraibico, la straordinaria accoglienza, il cibo, le storie dall’entroterra, è anche un posto ricercato per il suo cielo limpido, tra i migliori d’Europa, al punto che è possibile osservare la Via Lattea ad occhio nudo.
Una condizione che si crea quando c’è molto buio e per questo la Sardegna ha varato iniziative volte al mantenimento della privilegiata condizione: al punto che nel 2007 il D.G.R. n. 48/31 riporta vere e proprie ”Linee guida e modalità tecniche d’attuazione per la riduzione dell’inquinamento luminoso e acustico ed il conseguente risparmio energetico”.
L’inquinamento luminoso è inoltre un’alterazione che provoca danni ambientali, culturali ed economici (per lo spreco di e energia elettrica) al punto da diventare un problema mondiale molto rilevante. Ad esempio gli uccelli, le falene e altri animali notturni presentano notevoli difficoltà, anche le piante faticano nella fotosintesi e si sono registrate anche alterazione del sonno dovute al blocco della produzione della melatonina.
Tra i romani che si recano in Sardegna alla ricerca di astri, stelle, comete, la coppia di appassionati Julia Pietrangeli, regista e astrofotografa, ed il suo assistente Jurij De Nicola.
“L’astronomia e l’astrofotografia hanno subito danni notevoli a causa dell’inquinamento luminoso, per questo abbiamo deciso di fare questo viaggio insieme”. Ci ha confidato Julia, autrice della foto nell’articolo.
Tra i posti-meta, l’Isola di San Pietro è una delle più ricercate e sono spesso organizzati anche corsi con astrofili.
Fotografare l’universo ci mette in diretta connessione con l’infinito, ci ricorda che siamo solo una microscopica parte del tutto, ed è rassicurante anche sapere che siamo composti della stessa materia delle stelle. È Margherita Huck infatti a ricordare che gli elementi chimici sono derivati dalle reazioni nucleari avvenute in seguito ad una esplosione stellare che segue la morte dei corpi celesti.
Non dimentichiamoci quindi che non siamo solo la nostra quotidianità, ma un frammento di sempiterno. Questo aiuta a ridimensionare anche ciò che ci affligge.
In questi giorni, dal 10 al 15 agosto, possiamo assistere al fenomeno delle stelle cadenti. Tradizionalmente si associa alla notte di san Lorenzo la ricorrenza delle Perseidi (il 10, appunto), in realtà il lasso di tempo è molto più ampio.
“Tornare dalla Sardegna porta con sé sempre un po’ di malinconia. È un luogo incantevole, ad un’ora di aereo da Roma. Appena possibile tornerò” conclude Julia.

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