Ricca ottantenne romana muore e lascia tutto in eredità al suo toy boy: i parenti insorgono
Una recente vicenda ha coinvolto una signora anziana di Roma, ottantenne, che sorprendentemente ha designato un uomo di quarant'anni come erede del suo vasto patrimonio. Questo individuo era apparso nella sua vita solo qualche anno prima della sua morte. La signora, vedova e senza eredi diretti, ha donato interamente la sua ricchezza all'uomo, nominandolo come il suo unico erede. Mentre la signora sembrava avere una predilezione per il quarantenne, questi sembra aver sfruttato i suoi sentimenti e la solitudine che la affliggeva.
Ricca ottantenne romana muore e lascia tutto in eredità al suo toy boy: i parenti insorgono.
Una recente vicenda ha coinvolto una signora anziana di Roma, ottantenne, che sorprendentemente ha designato un uomo di quarant’anni come erede del suo vasto patrimonio. Questo individuo era apparso nella sua vita solo qualche anno prima della sua morte. La signora, vedova e senza eredi diretti, ha donato interamente la sua ricchezza all’uomo, nominandolo come il suo unico erede. Mentre la signora sembrava avere una predilezione per il quarantenne, questi sembra aver sfruttato i suoi sentimenti e la solitudine che la affliggeva.
Secondo quanto riportato da Repubblica, la donna era in possesso di un notevole patrimonio. Denaro contante per tre milioni di euro e tre polizze assicurative dal valore considerevole, diverse proprietà immobiliari e terreni sparsi in varie zone della Sicilia, oltre a cassette di sicurezza contenenti gioielli di grande valore. Pare che la signora si sia affezionata a questo uomo a causa di un bacio condiviso tra di loro in un momento in cui il quarantenne desiderava essere “semplicemente” adottato. Tuttavia, ora l’indagine della Procura suggerisce che si sia trattato di un inganno deliberato. Il quarantenne avrebbe manipolato i sentimenti della signora, sfruttando anche la sua solitudine. L’obiettivo sembra essere stato quello di sottrarre il cospicuo patrimonio, ed è questa l’accusa rivolta al quarantenne, accusato di abuso ai danni di una persona incapace di intendere e volere.
Per proteggere il patrimonio – che è stato trasferito tre giorni dopo la morte della signora, avvenuta il 25 ottobre 2020 – il quarantenne ha consegnato un elenco di persone non gradite al portiere del lussuoso edificio nel cuore di Palermo, dove la signora è deceduta. L’elenco aveva uno scopo ben preciso: impedire l’accesso all’appartamento a parenti, amici, consulenti legali e persino medici della signora. Anche la sorellastra è stata esclusa. Tuttavia, la cugina dell’ottantenne è riuscita a superare le restrizioni imposte dal quarantenne.
Ora, si sta scatenando una lotta legale sul contenuto del testamento. Il cugino della signora, anch’esso appartenente alla nobiltà, ha presentato un’approfondita denuncia attraverso il suo avvocato contro l’uomo che attualmente sta godendo dei beni ereditati dalla signora.
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Ritrovata Benedetta Cristofani, lieto fine dopo la fuga
La ragazza di appena 13 anni, sfuggita da una casa famiglia a Tarquinia, è stata individuata nella dimora di amici, ponendo fine all'angoscia che aveva coinvolto la cittadina costiera tusciana.
Ritrovata Benedetta Cristofani, lieto fine dopo la fuga.
La ragazza di appena 13 anni, sfuggita da una casa famiglia a Tarquinia, è stata individuata nella dimora di amici, ponendo fine all’angoscia che aveva coinvolto la cittadina costiera tusciana.
Sei giorni fa, la giovane Benedetta aveva abbandonato il suo istituto, vanificando ogni tentativo di rintracciare la sua posizione. Questo evento aveva scatenato una reazione di sostegno e mobilitazione da parte della comunità locale, che finalmente ha visto un lieto epilogo.
La ragazza era stata collocata presso una casa famiglia dai servizi sociali, responsabili della sua cura da tempo. La sua fuga, sorprendentemente, è stata molto semplice. Benedetta ha lasciato l’istituto con il suo trolley e, incredibilmente, ha preso un autobus per allontanarsi dall’area in cui era residente.
Le indagini della polizia di Viterbo suggerivano che Benedetta avesse intrapreso la strada verso Roma dopo la fuga. Le intuizioni erano fondate, specialmente quelle del padre, che ha intercettato alcune tracce lasciate dalla ragazza sul suo profilo Instagram. Attraverso post e storie, la giovane ha lasciato intendere la sua presenza nel quartiere Laurentino 38, una zona dove il padre sapeva che alcuni amici stretti di Benedetta risiedevano. Questi amici l’avevano aiutata in passato durante momenti difficili in famiglia.
La piattaforma Instagram ha agevolato il ritrovamento. Grazie ai post e alle storie condivisi, è stato possibile localizzare la giovane in pochi giorni. Benedetta è stata portata presso il Comando dei Carabinieri alla Cecchignola per chiarire gli aspetti della sua fuga. Dietro a tutto ciò (e la ragazza non era nuova a situazioni simili) si celerebbe la volontà di Benedetta di non voler stare con suo padre.
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