Garibaldi l’eroe dei due mondi: la storia del monumento equestre del Gianicolo

Sul Colle del Gianicolo spicca il monumento equestre di Giuseppe Garibaldi, tributo meritato per uno dei più illustri rappresentanti del Risorgimento italiano.
Garibaldi l’eroe dei due mondi: la storia del monumento equestre del Gianicolo.
Sul Colle del Gianicolo spicca il monumento equestre di Giuseppe Garibaldi, tributo meritato per uno dei più illustri rappresentanti del Risorgimento italiano.
A Roma nel punto più alto del Colle Gianicolo sorge il monumento equestre di Giuseppe Garibaldi, opera che ha l’esplicita volontà di esaltare e richiamare le gesta dell’eroe dei due mondi, uno dei padri più nobili del nostro Risorgimento, e al tempo stesso vuole consacrare il ruolo centrale di Roma chiamata ad essere la capitale di una nuova Italia finalmente unita. Il monumento fu inaugurato il 20 settembre del 1895 e durante il ventennio subì un parziale restauro per aggiungere alcuni simboli del regime, nel 1943 però l’opera venne ripristinata ed ulteriormente modifica, infatti, mentre nella prima installazione lo sguardo di Garibaldi era rivolto verso il Vaticano adesso è orientato su Villa Glori ed è il cavallo ad osservare il Cupolone.
L’idea di tributare un monumento al più illustre Massone italiano nasce nel 1883 ad un anno dalla sua morte. Venne istituita dallo Stato Italiano una commissione presieduta dal Presidente del Consiglio Depretis e costituita da un gruppo di parlamentari e dagli artisti Giulio Monteverde, Arrigo Boito, Rosa e Morelli con lo scopo di redigere un bando nazionale e di selezionare il miglior progetto per il monumento a Garibaldi. Nel 1884 Vennero esposti e valutati 37 bozzetti e ad aggiudicarsi la vittoria fu Emilio Gallori al quale però venne chiesto di modificare la base del piedistallo in modo che apparisse più dinamica. Detto, fatto, l’artista nel 1885 presentò un nuovo modello e nel 1891 iniziarono i lavori a San Pietro in Montorio. Il cantiere trovò presto un’interruzione così Gallori propose di trasferire il monumento sul Gianicolo in modo che potesse avere maggior rilievo e visibilità. La commissione decise di approvare questa nuova destinazione ma dal progetto venne escluso l’ossario che doveva contenere i resti dei garibaldini che difesero il Colle del Gianicolo.
Il 19 marzo 1895 alla presenza di Re Umberto e della Regina Margherita venne posta la prima pietra del monumento e nelle fonderie di Roma e Firenze cominciò la forgiatura di tutti gli altri elementi che avrebbero composto l’opera. I lavori furono snelli e tempestivi e il 20 settembre del 1895 la statua equestre di Giuseppe Garibaldi venne finalmente inaugurata.
La data non fu casuale infatti la cerimonia venne svolta in occasione del venticinquesimo anniversario della presa di Roma e all’evento parteciparono non solo le più alte cariche dello stato ma una folla gremita di circa sessantamila persone e un gruppo di reduci garibaldini. Tutti erano accorsi per rendere il meritato omaggio a Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei Due Mondi.

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