Lo sapevate? A Roma c’è la passeggiata degli innamorati.

La passeggiata degli innamorati…perfetta per una camminata con la vostra dolce metà! Si tratta del percorso più romantico di Roma! Da fare assolutamente.

Da sempre, Roma è considerata una città romantica. Perfetta per una fuga d’amore o qualche giorno di riposo di coppia. Una città magica, un museo a cielo aperto e alcuni dei panorami più mozzafiato d’Italia. Esiste però un luogo a Roma che rende questa città la più romantica di tutte: stiamo parlando di una passeggiata che renderà la vostra giornata all’insegna dell’amore e del benessere di coppia.

Si chiama “vialetto degli innamorati” o “passeggiata degli innamorati” e si trova nel quartiere Garbatella. La camminata inizia da Piazza Benedetto Brin, anche detto “er pincetto”, cioè il Pincio in versione minuta, proprio perché regala una vista panoramica davvero incredibile su tutta la città e fornisce un bellissimo scorcio romantico. Da lì, si passa sotto un arco e sembra davvero di entrare in un mondo incantato. La passeggiata è fatta di viuzze e viali romantici, scorci antichi e alberi maestosi tutt’attorno. È una camminata che di solito viene fatta dalle coppie con serenità e calma, proprio perché questo panorama s’immerge in una tranquillità diffusa, molto rara da trovare a Roma! È proprio come entrare in un’altra dimensione, si sentono solo dei lontanissimi rumori della città in sottofondo e qualche canto degli uccellini.

Passeggiando fra i lotti di Garbatella ci s’imbatte nella scalinata degli innamorati, la cui leggenda dice che salendovi insieme si riuscirà ad affrontare tutte le avversità. Gli innamorati che percorrono queste vie si soffermano a bere alla fontana di Carlotta, la cui acqua fuoriesce dal delicato volto statuario di una ragazza che dovrebbe essere la “garbata ostella” da cui deriva il nome dell’intero quartiere Garbatella. Si dice che bevendo da questa fontana gli innamorati vivranno una vita dove il loro amore non si esaurirà mai.

Un’altra cosa molto piacevole da fare quando si finisce la camminata è soffermarsi al Bar dei Cesaroni, serie cult che andava in onda diversi anni fa. Qui ci si può fermare per un caffè e, fra memorie passate e un clima casereccio ma romantico, scorre veloce il pomeriggio. Garbatella è un quartiere riqualificato e che sta vivendo una rigenerazione urbana e sociale notevole, la zona si è riempita di locali e ristoranti carini e a poco prezzo dove mangiare un boccone con la propria dolce metà dopo aver camminato in lungo e in largo mano nella mano. Se ancora non avete provato la passeggiata degli innamorati, ve la consigliamo assolutamente! È un bel modo per tenersi in movimento e vivere deliziosi momenti di intimità con il/la partner.

Lo sapevate? Quando nacque il Concertone del 1° Maggio e perché fu organizzato?

Tra pochi giorni ritorna il Concertone del 1° Maggio: scopriamo una serie di curiosità su questo grande evento romano e perché fu organizzato.

Il Concertone del primo Maggio: il festival dei lavoratori ieri, quello dei giovani oggi. La tradizione del Concerto del Primo Maggio è fatta di proteste e artisti che salivano sul palco con l’obiettivo di scuotere le coscienze dei tanti presenti. Oggi appare cambiato e il fascino del festival dei Lavoratori sembra svanito.

Si avvicina l’edizione 2023 del Concertone, il festival musicale del Primo Maggio che da più di venti anni affolla Piazza San Giovanni e raccoglie milioni di appassionati. La line up di quest’anno sta via via prendendo forma e le prime indiscrezioni ci danno già delle anticipazioni sugli artisti che si esibiranno nel giorno della Festa dei Lavoratori. Sarà Aurora l’ospite internazionale di quest’anno, la giovane cantautrice norvegese celebre per il singolo “Cure For Me” (brano che è anche la colonna sonora del teaser del Concertone), mentre tra le fila italiane sono già stati annunciati Ariete e i Coma_Cose, questi ultimi forti del grande successo Sanremese.

Contrariamente al passato, quando il Concertone rappresentava un serio momento di protesta e di riflessione su temi politici e d’attualità, oggi il festival musicale del Primo Maggio è un appuntamento per tanti giovani e un palco importanti per artisti in cerca della definitiva consacrazione, la selezione dei cantanti è dominata per lo più dalla scena indipendente e i “Big” sembrano sempre meno interessati ad intervenire. Un cambiamento di rotta significativo e le ragioni di questa inversione potrebbero nascondersi dietro la grande crisi culturale che accompagna le nuove generazioni.

Il Concertone nasce nel 1990 da un’idea di Massimo Illuminati e promosso dai sindacati CGIL, CISL e UIL. L’alba di questo evento musicale è segnata dal forte bisogno di portare sui palchi della buona musica di protesta e il giorno della Festa dei Lavoratori sembra essere l’occasione migliore per celebrare questo concetto di libertà. Durante le performance gli artisti che si esibivano lanciavano messaggi di solidarietà per fatti d’attualità ed esprimevano posizioni di dissenso verso i governi come accaduto nel 1991 quando i Gang invitavano allo sciopero generale contro il governo Andreotti. Evento che non rimase isolato visto che nella stessa edizione anche Elio e le Storie Tese portarono sul palco un brano che denunciava la corruzione della classe politica e nel ’92 Pierò Pelù si scagliò contro Papa Giovanni Paolo II accusandolo di occuparsi poco di religione e fin troppo di sesso. Fin dalla prima edizione la Rai si occupava di trasmettere in diretta l’intero concerto ma queste manifestazioni di dissenso creavano fin troppi malumori all’interno della tv di stato e nel 2003 si arrivò a trasmettere l’evento con una differita di venti minuti così da avere il tempo di effettuare dei tagli al verificarsi di propaganda politica e dichiarazioni ritenute poco attinenti al carattere dell’evento. La causa detonante fu l’intervento di Daniele Silvestri che si espose sul governo Berlusconi e su quella che lui riteneva una dura lotta alla magistratura.

Le ultime espressioni di dissenso riguardano Fedez e il partito della Lega, nel 2021 il rapper lamentava un tentativo di censura precedente all’evento. Il comitato organizzativo infatti aveva chiesto di visionare il testo del suo intervento prima del concerto e la polemica assunse dimensione nazionale. oltre Fedez però pare si sia perso interesse per la protesta artistica, i tanti giovani cantanti che salgono sul palco sembrano ormai interessanti alle etichette discografiche più che al valore della Festa dei Lavoratori e al carattere progressista del Concertone.