All’ Eur arriva il Green Island: il Bosco Verticale di Roma.

Dopo Milano anche Roma avrà il suo Bosco Verticale, il Green Island sarà presto inaugurato in Viale dell’Oceano Pacifico nel quartiere Eur. La nuova struttura ospiterà 1300 persone e per la prima volta sono stati disegnati degli spazi esterni destinati al lavoro. Una novità che trae ispirazione dai tempi della pandemia, esperienza che ha cambiato il modo di intendere il lavoro d’ufficio.

Green Island, è questo il nome del palazzo vegetale che sorgerà a Roma, un enorme cubo dorato di 13.200 metri quadrati. Un progetto che prende spunto dall’ormai celebre Bosco Verticale, la struttura residenziale inaugurata a Milano nel 2014, e che mira ad un ambizioso programma di riforestazione metropolitana. Il palazzo vegetale sorgerà nel quartiere Eur in Viale dell’Oceano Pacifico e per la prima volta sono stati disegnati degli spazi di lavoro esterni. Proprio cosi, il progetto dell’architetto Gennaro Farina è destinato esclusivamente ad ospitare degli uffici e sarà possibile lavorare anche nelle terrazze.

Secondo il progettista Farina il Green Island: “è ideato in base ad una nuova concezione: posizionare il benessere dell’individuo al centro del progetto, per renderlo fruibile anche negli spazi outdoor. Il verde è grande protagonista, sia all’interno, grazie alle corti stile giardino d’inverno, sia all’esterno grazie alle terrazze, e circonda interamente il cubo dorato che si presenta così all’occhio dei romani. Innovativo dal punto di vista del design, rispetto al costruito in questo quadrante sud ovest della Capitale, sebbene in linea con alcuni edifici iconici”.

L’idea del lavoro all’esterno nasce dopo la pandemia, un’esperienza che ha mutato profondamente il modo di intendere il lavoro d’ufficio, e anche la scelta della vegetazione incarna la volontà di offrire alle persone degli spazi esterni confortevoli adatti a svolgere le quotidiane attività lavorative. Le piante sono state selezionate in modo da seguire il ciclo naturale avendo poco fogliame d’inverno, permettendo cosi alla luce di entrare, e una fresca e fitta chioma che crei delle piacevoli zone d’ombra durante i mesi caldi.

Il Green Island prenderà forma tra il Palazzo dello Sport, il Centro Commerciale di Euroma 2 e l’EuroBusiness Park, e Il progetto prevede la costruzione di quattro corti verdi e di un parcheggio per 200 auto. Un cubo dorato che potrà accogliere 1300 dipendenti in nuovi spazi dalla forte impronta ecologica, il palazzo vegetale ha infatti ricevuto la certificazione Leed Gold uno dei più importanti protocolli per la sostenibilità degli edifici.

Il nuovo stadio della As Roma si farà! Ecco tutto quel che c’è da sapere.

Il nuovo stadio della As Roma si farà! Ecco quello che c’è da sapere su questo progetto.

Il nuovo stadio dell’As Roma si farà! A garantire la costruzione dell’impianto sportivo è lo stesso sindaco Gualtieri. Si tratta di un progetto enorme, desiderato dai cittadini per decenni e procrastinato fino all’ottobre 2022, mese in cui il Comune di Roma e l’As Roma si sono finalmente riuniti in conferenza stampa per comunicare la lieta notizia. Il progetto definitivo sarà pronto entro il 2023, mentre l’apertura dei cantieri è prevista nel 2024. Solo nel 2027 i cittadini potranno assistere all’inaugurazione, e non è una data scelta a caso. Nel 2027 ricorrerà infatti il centenario dell’As Roma. I tifosi giallorossi potranno festeggiare cento anni di storia e di vittorie direttamente nella loro nuova casa.

Pietro Bernardi, Ceo di As Roma, esulta insieme ai tifosi; questo progetto potrebbe dare nuova vita a un’intera zona di Roma ma non solo, è un cambiamento storico per l’urbanizzazione della città e proietta i giocatori giallorossi nel calcio europeo con uno stadio interamente dedicato a loro. Anche le istituzioni si sono mostrate fiduciose, da un lato perché le tempistiche si presume verranno rispettate, dall’altro perché questo progetto dimostra ai cittadini e ai potenziali investitori che Roma si sente davvero coinvolta in questa trasformazione.

Come sarà il nuovo stadio della Roma?

Come già sottolineato, è un progetto immenso. Lo stadio porterà a Pietralata non solo un grande impianto sportivo, ma anche un parco, un centro medico specialistico, alcune scuole dell’infanzia e nuovi spazi ricreativi. È, nel suo complesso, una riqualificazione di tutta la zona. Nell’arco di quattro anni questo progetto potrebbe fornire le basi e gli strumenti per coinvolgere migliaia di cittadini in un nuovo ambiente. Questo stadio non sarà solo il palcoscenico delle partite giocate in casa per i giallorossi, ma ospiterà molti altri eventi sportivi, manifestazioni e concerti; l’obiettivo di questo mastodontico progetto è proprio quello di far diventare Pietralata un luogo attivo e di incontro per tutta la città.

Le caratteristiche fondamentali del disegno urbanistico si articolano in tre spazi: il primo sarà dedicato alle infrastrutture pensate per lo stadio, come aree Hospitality, aree parcheggio ecc; poi ci saranno tanti spazi esterni, come aree di intrattenimento, aree verdi e luoghi di svago. Infine, verranno costruite vere e proprie opere di urbanizzazione, come la riqualifica di alcune stazioni della metropolitana e servizi pubblici per il corretto funzionamento di tutte le infrastrutture.

Non a tutti piace questo progetto

Non mancano di certo le criticità. D’altronde, ogni grande idea ha sempre degli antagonismi e dei dubbi. Primo fra tutti, il nodo degli espropri. È un tema delicato su cui non si potrà semplicemente stendere un velo pietoso, perché coinvolgerà molte famiglie e andrà organizzato con meticolosa attenzione. In secondo luogo, sono in molti a sostenere che questo stadio è solo un tentativo per le istituzioni di Roma di distrarre l’attenzione pubblica da quelli che sono ormai i problemi della città. Gli oppositori alla realizzazione sostengono che non ha senso spendere così tanti soldi per un impianto sportivo di periferia quando anche il centro storico di Roma ha delle profonde criticità, che andrebbero forse sistemate prima di dedicarsi a progetti futuri.

Il pubblico si divide dunque fra coloro i quali non vedono l’ora di mettere piede nel nuovo stadio, e quelli che faranno di tutto per boicottare il progetto. Per ora, le basi e le premesse per costruire il nuovo impianto ci sono tutte, ma l’iter è ancora lungo e potrebbero avvenire colpi di scena in grado di cambiare le idee di molti e mischiare un po’ le carte dei pensieri. Staremo a vedere…