Ex Snia. Lo sapevate? Il lago più grande di Roma entro il GRA è nato per errore
Un monumento naturale nella periferia romana simbolo del sopravvento della natura sul cemento.
Ex Snia. Lo sapevate? Il lago più grande di Roma entro il GRA è nato per errore.
Un monumento naturale nella periferia romana simbolo del sopravvento della natura sul cemento.
Nel 1992, durante i lavori di costruzione di un parcheggio fra il quartiere Pigneto, via Prenestina, via di Portonaccio e il quartiere di Casal Bertone, viene intercetta una falda acquifera proveniente dai depositi del vulcano dei Colli Albani. Per cercare di impedire il blocco delle lavorazioni, l’azienda edile provò a far convogliare l’acqua nelle fognature che si intasarono provocando l’esplosione delle condotte ed il conseguente allagamento di largo Preneste. Nacque così per un errore un laghetto, all’interno del parco pubblico detto “delle Energie”, chiamato anche Sandro Pertini. Nel 2020 fu istituito come monumento naturale, dopo tante lotte affinché non finisse prosciugato per far posto a grattacieli e nuove speculazioni, in quanto presenta una ricchissima biodiversità con centinaia di specie di flora e fauna.
Un paradosso interessante che vede per una volta il sopravvento della natura sul cemento.
Eppure sarebbe bastato fare attenzione alla storia del territorio, visto che a pochi metri dal luogo, una delle vie principali si chiama proprio “Acqua Bullicante” dove vi passa nei sotterranei il fosso della Maranella.
Anche Rai 3 trasmise su Blog un video per la salvezza del lago, realizzato da Marcello Saurino in collaborazione con teatranti e musicisti. Le lotte sono sostenute da artisti affermati ed emergenti; tra cui gli Assalti frontali, Il Muro del Canto, Giancane.
Il Forum “Parco delle Energie” è una comunità attiva sorta a tutela del luogo, sorto in una zona periferica. Lo spazio comprende un’area dove si trovava la Fabbrica tessile di fibre sintetiche dell’Ex Snia Viscosa, operativa fino agli anni Cinquanta, uno dei più grandi opifici d’Italia con circa 2500 operai per la produzione di seta artificiale.
Nel 1995 sui ruderi di questa fabbrica nacque il Centro Sociale Occupato ex Snia che avvia una prolifica esperienza di autogestione e autoproduzione culturale.
Dal sito del lago si legge che è in procinto un progetto denominato “Api per il lago” che nasce da una collaborazione con apicoltori ed il Forum allo scopo di costruire un apiario didattico sperimentale ed un “Giardino delle api” con specie utili al nutrimento delle api.
Una forma di resistenza alla cementificazione che vuole salvaguardare e aumentare la biodiversità dell’area, sensibilizzare gli e le abitanti sull’importanza delle aree verdi e sviluppare senso civico e consapevolezza dei beni collettivi.
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