Lo sapevate? A Roma tutti i giorni viene sparato un colpo di cannone

Da quasi due secoli il mezzogiorno dei romani è scandito da un colpo di cannone. Ogni giorno, alle 12:00 in punto, un colpo a salve ricorda a tutti di sistemare le lancette. Oggi lo sparo arriva dal Gianicolo, ma quali sono le radici di questa tradizione?
Lo sapevate? A Roma tutti i giorni viene sparato un colpo di cannone.
Articolo di Emanuele Nuccilli.
Da quasi due secoli il mezzogiorno dei romani è scandito da un colpo di cannone. Ogni giorno, alle 12:00 in punto, un colpo a salve ricorda a tutti di sistemare le lancette. Oggi lo sparo arriva dal Gianicolo, ma quali sono le radici di questa tradizione?
Per udire il primo colpo di cannone bisogna scorrere all’indietro le pagine del calendario fino al primo dicembre del 1847. Papa Pio XI pare volesse sostituire il suono disarmonico delle campane e si pensò quindi ad un forte e più deciso colpo scuro per avere un segnale orario unico. Il cannone era inizialmente posizionato a Castel Sant’Angelo e la tradizione di scandire il tempo tramite quello sparò continuò anche dopo l’unità d’Italia del 1861. Nel 1903 la bocca da fuoco venne spostata per un breve periodo alle pendici di Monte Mario per poi trovare la sua definitiva e attuale collocazione sul colle Gianicolo il 24 gennaio del 1904, proprio sotto la statua di Garibaldi.
Il cannone continuò a sparare fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, durante il conflitto fu costretto al silenzio per motivi di ordine pubblico e venne sostituito da una sirena, ma riprese la sua regolare attività il 21 aprile del 1959 in occasione del 271esimo anniversario della fondazione di Roma.
Dal 1904, anno della collocazione definitiva, il mezzogiorno romano veniva segnalato da un cannone impiegato durante la Breccia di Porta Pia e fu poi sostituito da uno dell’esercito Austro-Ungarico risalente al primo conflitto mondiale. Oggi il colpo viene esploso invece da un’obice composto da pezzi diversi ma tutti impiegati nella Seconda Guerra Mondiale.
Un’altra curiosità di questa tradizione è legata al modo in cui veniva segnalato l’orario esatto in cui esplodere il colpo a salve. Oggi i militari dell’esercito italiano non hanno certo difficoltà a stabilire lo scoccare delle 12:00 ma il metodo adottato prima dell’avvento del telefono era assai ingegnoso. Dall’osservatorio del Collegio Romano veniva fatta cadere una sfera di vimini lungo un’asta posta sul tetto della chiesa di Sant’Ignazio, quando la palla cadeva un militare munito di binocolo dava l’ok per lo sparo.
Se siete nei dintorni del Gianicolo vale sicuramente la pena attendere il tradizionale sparo, è possibile assistervi gratuitamente tutti i giorni alle 12:00. Una volta sulla terrazza potrete godere anche di uno spettacolare panorama sul centro storico della città, una delle viste più romantiche di Roma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA