Lo sapevate? Durante la costruzione del Palazzo di Giustizia furono trovati i resti di una fanciulla e della sua bambolina

A Roma, nel 1889, durante i lavori di costruzione del “Palazzaccio” (come viene affettuosamente chiamato dai romani il Palazzo di Giustizia, ora Corte di Cassazione), nel rione Prati, gli operai fecero una sensazionale scoperta archeologica, che commosse la città: i resti di una ragazza, morta in tenera età quasi duemila anni prima, con accanto la sua amica fedele, una magnifica bambolina (PRIMA PUNTATA).
Lo sapevate? Durante la costruzione del Palazzo di Giustizia furono trovati i resti di una fanciulla e della sua bambolina.
A Roma, nel 1889, durante i lavori di costruzione del “Palazzaccio” (come viene affettuosamente chiamato dai romani il Palazzo di Giustizia, ora Corte di Cassazione), nel rione Prati, gli operai fecero una sensazionale scoperta archeologica, che commosse la città: i resti di una ragazza, morta in tenera età quasi duemila anni prima, con accanto la sua amica fedele, una magnifica bambolina (PRIMA PUNTATA).
Il grande palazzo bianco sul Lungotevere è il “Palazzaccio”, così lo chiamarono ed ancora lo chiamano i romani a ricordo della sua funzione: sede dei Tribunali. Oggi il Palazzo ospita la Corte Suprema di Cassazione.
Durante i lavori di scavo per le fondazioni vennero alla luce diverse tombe e reperti archeologici; in particolare fu ritrovata, accanto ai resti di una fanciulla, Crepereia Tryphaena, una bellissima bambolina d’avorio con le articolazioni snodabili, che è oggi esposta nel Museo Centrale Montemartini di Roma. Allora il ritrovamento della giovane romana con accanto la sua bambola commosse molto i romani.
La bambola, per una bambina, è una compagna fedele, che la accompagna durante la crescita e anche oltre. Rappresenta ciò che poi potrà diventare una figlia, ecco perché la bambola di Crepereia fu sepolta con la sua padrona e amica del cuore.
Le bambine di un tempo consideravano le bambole come il gioco più prezioso e caro. Tanto da accompagnare nelle tombe le compagne fedeli prematuramente scomparse.
Era consentito portarle con sé nella tomba o conservarle, solo se si era ancora nubili; le future spose, alla vigilia delle nozze, dovevano separarsi dai loro giochi.
La bambola di Crepereia è bellissima, di lusso, così come molte bambole fabbricate durante il periodo imperiale per le bambine che appartenevano alle famiglie di rango. La proprietaria era una fanciulla vissuta intorno alla metà del II secolo d.C. e la sua tomba fu una scoperta incredibile. Il ritrovamento avvenne, come accennato, durante i lavori di costruzione del Palazzo di Giustizia. Immaginate lo stupore degli operai quando, in mezzo al fango degli scavi, tra la terra e l’acqua del Tevere che lì filtrava, comparve la sepoltura di Crepereia: un sarcofago di marmo, semplice ed elegante con una serie di decorazioni. Quando fu sollevata la copertura del sarcofago, la scoperta divenne leggendaria. Gli operai trovarono un corpo immerso nell’acqua. La notizia si diffuse immediatamente tanto che Crepereia è ancora una figura romantica dell’archeologia.
Nella prossima puntata, domani, andremo a raccontarvi come è fatta la sepoltura di Crepereia e descriveremo la bambolina e il prezioso corredo funerario della fanciulla.

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