Matteo Garrone, “orgoglio romano”. Nella capitale la presentazione del film “Estate Romana”, quando la città “era piena di impalcature”

Successo nella capitale alla presentazione di uno dei film degli esordi del regista pluripremiato di Gomorra e Dogman. Il film ambientato nel contesto del giubileo del 2000 che trasformò la città.
Matteo Garrone, “orgoglio romano”. Nella capitale la presentazione del film “Estate Romana”, quando la città “era piena di impalcature”.
Successo nella capitale alla presentazione di uno dei film degli esordi del regista pluripremiato di Gomorra e Dogman. Il film ambientato nel contesto del giubileo del 2000 che trasformò la città.
“Non riesco a dire ‘no’ quando mi chiedono di presentare il film ‘Estate Romana’, perché è legato al ricordo di mio padre’” è così che esordisce Matteo Garrone sul Palco di “Scena”, ospite della rassegna con importanti nomi del panorama cinematografico e proiezioni sulla banchina di Lungotevere di Ripa Grande. In dialogo con Franco Montini, vi era presente anche Salvatore Sansone, tra i personaggi principali della pellicola che nella vita alterna la professione di sceneggiatore con quella di interprete e aiuto regista.
Un film ambientato nella capitale durante i preparativi per il Giubileo del 2000.
“Roma era piena di impalcature in quel periodo perché, in vista del grande evento, si realizzavano lavori di ristrutturazione. Tutte queste impalcature furono la mia scenografia” ricorda il regista romano pluripremiato, famoso per film dal sapore neo-post realista come Dogman, Gomorra e L’Imbalsamatore. Impalcature che trasformarono la capitale stessa in uno spazio teatrale.
“Ho iniziato come pittore dopo essermi diplomato all’Accademia Ripetta di Roma. Di fatto la mia formazione parte dalla arti visive” continua.
Il regista ha ottenuto importanti riconoscimenti come il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, cinque European Film Awards, sette David di Donatello e una nomination ai Golden Globe come miglior film straniero.
Un omaggio al teatro d’avanguardia degli anni ’70 con i protagonisti della beat ’72 e della sperimentazione tra cui Rossella, attrice alla ricerca di radici ed identità in una Roma multietnica, piena di caos. L’artista sottolinea la condizione di precarietà degli artisti indipendenti attuale come allora.
“Il film parla di personaggi che furono estremamente significativi durante le Estati romane ideate da Renato Nicolini, all’epoca assessore alla cultura” continua Garrone.
L’Estate Romana fu una celebre manifestazione culturale organizzata dal comune di Roma a partire dal 1977. Caratterizzata da grandi eventi cinematografici, teatrali e musicali nel centro storico ottenne un enorme consenso. Nata per aprire il centro storico della città alle periferie con una politica in antitesi alla divisione classista ed elitaria di accesso al sapere. Accanto a eventi più ricercati non mancavano luoghi di intrattenimento anche culinario.
In quel periodo Roma aveva un enorme bisogno di socialità, anche considerato che si usciva lentamente dagli anni di piombo.
È interessante che l’evento si svolga nel contesto di ciò che rimane di quegli anni: ci troviamo sul Lungotevere ed in questo periodo estivo la banchina è piena di chioschi, ristoranti temporanei dove potersi recare per rilassarsi.
Dal pubblico, dopo la proiezione si sentono arrivare diversi commenti positivi e pieni di entusiasmo tra cui: “Garrone è uno degli orgogli più grandi de Roma”.

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