Trastevere, dopo il monumento ad Anna Magnani, lo scultore Gianluca Bagliani lavora per una nuova opera dedicata ad una nota cantautrice romana

Passeggiando per le vie di Trastevere, nella caratteristica via della Pelliccia che collega piazza di Sant'Egidio a via del Moro, puoi avere l’occasione di notare, posizionato in una nicchia di un palazzo, il busto bronzeo dedicato ad Anna Magnani dello scultore romano Gianluca Bagliani. E presto vi sveleremo anche quale sarà la nuova opera dell'artista, dedicata a una grande cantante romana, simbolo della città.
Trastevere, dopo il monumento ad Anna Magnani, lo scultore Gianluca Bagliani lavora per una nuova opera dedicata ad una nota cantautrice romana.
Articolo di Rita Chessa.
Passeggiando per le vie di Trastevere, nella caratteristica via della Pelliccia che collega piazza di Sant’Egidio a via del Moro, puoi avere l’occasione di notare, posizionato in una nicchia di un palazzo, il busto bronzeo dedicato ad Anna Magnani dello scultore romano Gianluca Bagliani. E presto vi sveleremo anche quale sarà la nuova opera dell’artista, dedicata a una grande cantante romana, simbolo della città.
Sotto l’opera c’è una targa con scritto “A Mamma Roma”, un chiaro riferimento al film di Pierpaolo Pasolini con protagonista la grande attrice, simbolo del cinema italiano neorealista, una delle maggiori interpreti femminili della storia. Anna Magnani è parte del nostro immaginario collettivo al punto da essere riuscita a divenire emblema, mito, simulacro ed archetipo: non è “un’attrice” è “l’Attrice”.
L’idea dello scultore è quella di continuare ad investire ed occupare il suo tempo alla realizzazione di opere ispirate alle donne della Capitale ed entro il 2022 sarà rivelata una nuova effige dedicata ad un altro celebre personaggio femminile, una nota cantautrice italiana di musica leggera, famosa per le interpretazioni delle canzoni popolari romane e napoletane.
“Sin da piccolino volevo fare lo scultore. Ricordo che la mia vocazione nacque quando avevo circa 5 anni mentre ero al mare con mia madre. Vidi un uomo modellare un leone con la sabbia. Fu allora che compresi che avrei fatto dell’arte il mio mestiere. In questa fase della mia vita, per me è molto importante che le donne abbiano riconoscimento nel ricordo. Attraverso questi ritratti non vorrei raccontare solo la storia di un personaggio famoso, ma vorrei che fosse un modo per omaggiare le nostre madri, sorelle, amiche, figlie”, ci confida Gianluca mentre modella la creta per l’opera inedita dedicata ad un’altra figura femminile che ha rappresentato la romanità, nata e vissuta a Testaccio, uno dei quartieri più vivaci e popolari della città. È lì che verrà presentato nel 2022 il nuovo busto. L’autore ci tiene a mantenere un alone di mistero attorno al nome segreto che verrà presto reso noto sulle pagine di Vistanet.
Bagliani, classe 1975, trascorre la sua vita tra Roma e Soriano nel Cimino, impegnato a modellare e a scolpire dentro due studi d’artista ricchi d’argille, bronzi, statue raffiguranti stati d’animo e lineamenti di Padre Pio, Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo, Fabrizio De André, Pierpaolo Pasolini.
Lo puoi incontrare per i vicoli trasteverini e riconoscerlo facilmente per il suo volto estremamente particolare, i lunghi capelli castani e le vesti scure. Sembra appartenere ad un altro periodo storico, catapultato dal Rinascimento della Roma dei Papi, dei mecenati, del rinnovamento culturale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA