Monumenti romani: le chiese di Santa Prisca e Santa Pudenziana, le più antiche di Roma
Andiamo alla scoperta delle due chiese che si contendono il titolo di basiliche più antiche della Capitale, Santa Prisca e Santa Pudenziana, tutte e due legate ai primi cristiani ed alla figura di Pietro. C’è da dire che le prime basiliche fatte costruire da Costantino sono San Pietro e San Giovanni in Laterano, anche se il loro aspetto odierno nulla ha a che fare con le strutture innalzate dal primo Imperatore cristiano. Ultimamente comunque si sta diffondendo l’idea basata su studi specifici che la chiesa cristiana più antica sia proprio quella di Santa Pudenziana, che custodisce uno dei mosaici più belli e antichi di Roma.
Monumenti romani: le chiese di Santa Prisca e Santa Pudenziana, le più antiche di Roma.
Andiamo alla scoperta delle due chiese che si contendono il titolo di basiliche più antiche della Capitale, Santa Prisca e Santa Pudenziana, tutte e due legate ai primi cristiani ed alla figura di Pietro. C’è da dire che le prime basiliche fatte costruire da Costantino sono San Pietro e San Giovanni in Laterano, anche se il loro aspetto odierno nulla ha a che fare con le strutture innalzate dal primo Imperatore cristiano. Ultimamente comunque si sta diffondendo l’idea basata su studi specifici che la chiesa cristiana più antica sia proprio quella di Santa Pudenziana, che custodisce uno dei mosaici più belli e antichi di Roma.
Se le date ipotizzate dagli storici fossero vere, la basilica sarebbe stata costruita intorno al 380 d.C.. Il mosaico subito dopo: tra il 410 ed il 417 sotto il pontificato di Innocenzo I (pontefice dal 401 al 417). Dunque, sarebbe il più antico mosaico realizzato all’interno di una chiesa cristiana a Roma. I mosaici del Mausoleo di Santa Costanza, infatti, sebbene siano più antichi, non furono realizzati in una chiesa ma in un mausoleo. Inoltre, non rappresentano temi direttamente legati alla fede cristiana (come invece quelli di Santa Pudenziana).
La basilica di Santa Pudenziana è tuttora un luogo di culto cattolico della città che si trova in via Urbana nel rione Monti.
La chiesa è dedicata a santa Pudenziana, sorella di santa Prassede e figlia del senatore romano Pudente; è la chiesa nazionale dei Filippini e sede del titolo cardinalizio omonimo.
La chiesa sarebbe stata costruita sulla domus del senatore Pudente, che si trova nove metri sotto la basilica. Pudente, con le sue due figlie Pudenziana e Prassede, sarebbe stato convertito dall’apostolo Pietro che avrebbe dimorato sette anni nell’abitazione dell’amico. Origine e datazione della chiesa, pur antichissima, sono ancora in discussione.
Il corpo della basilica attuale è in gran parte frutto di un restauro del XVI secolo. Alla fine del IV secolo l’edificio era stato trasformato in una chiesa provvista di un portico. Il campanile romanico fu aggiunto nel XIII secolo e per la costruzione fu chiuso un vano della navata laterale sinistra. I lavori di restauro completati nel 1588 hanno modificato la struttura della chiesa demolendo il portico, rimuovendo il Coro medievale e costruendo alcuni pilastri per rafforzare le colonne.
La facciata fu restaurata nel 1870 per volontà del cardinale titolare Lucien-Louis-Joseph-Napoléon Bonaparte, nipote di Napoleone.
Il mosaico dell’abside, raffigurante Cristo circondato dagli apostoli, risale a circa il 390. Una parte del mosaico fu distrutta durante i lavori di ristrutturazione di Francesco Capriani detto il Volterra, che sacrificarono parte della zona inferiore intaccando le figure di alcuni apostoli.
Nel mosaico è rappresentato Cristo in trono circondato dagli apostoli (ne sono rimasti dieci) e da due donne che gli porgono una corona ciascuna, la cui identità è oggetto di discussione: secondo alcuni sarebbero le sante Pudenziana e Prassede, figlie di Pudente; secondo altri rappresenterebbero la “Chiesa” e la “Sinagoga”, cioè i templi dei cristiani e degli ebrei.
La chiesa di Santa Prisca è situata sull’Aventino, nel rione Ripa.
Sulla chiesa, che sorge sopra una domus del II secolo ed è dedicata a santa Prisca, martire del I secolo, insistono l’omonima parrocchia appartenente alla diocesi di Roma e il titolo cardinalizio Santa Prisca, istituito da papa Evaristo nel 112.
Nel luogo in cui sorge attualmente la chiesa di Santa Prisca, in origine si trovava una domus databile alla fine del I secolo. La chiesa vera e propria venne costruita tra il IV e il V secolo.
La chiesa, restaurata da papa Adriano I (seconda metà dell’VIII secolo), venne officiata fino al IX secolo dai monaci basiliani di Santa Maria in Cosmedin, e successivamente dai benedettini; ad essi subentreranno prima i francescani nel 1414, poi i domenicani nel 1455 ed infine gli agostiniani nel 1600. L’edificio, danneggiato dai Normanni nel sacco di Roma (1084), fu oggetto di restauro sotto il pontificato di Pasquale II; inoltre, in seguito ad un incendio, papa Callisto III, tra il 1455 e il 1458 fece demolire le prime quattro campate delle navate centrale e laterale sinistra. Nuovi restauri vennero effettuati nel 1660 e nel 1827. Chiusa al culto nel 1798 durante l’occupazione francese, la chiesa venne restaurata nel 1935, anno in cui vi tornarono gli agostiniani, e nel 1947.
L’interno della chiesa è in stile barocco, senza transetto e con tre navate divise da due file di archi a tutto sesto poggianti su pilastri rettangolari decorati con piccole mensole, all’interno dei quali sono racchiuse, visibili ancora in parte, le antiche colonne.
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