Lo sapevate? Quali sono i presidenti della Repubblica italiana che hanno vissuto al Quirinale?

Lo sapevate? Quali sono i presidenti della Repubblica italiana che hanno vissuto al Quirinale? Il Quirinale è uno dei simboli dell’Italia e di Roma. Si trova sul più alto dei sette colli della Capitale, ed è la residenza ufficiale
Lo sapevate? Quali sono i presidenti della Repubblica italiana che hanno vissuto al Quirinale?
Il Quirinale è uno dei simboli dell’Italia e di Roma. Si trova sul più alto dei sette colli della Capitale, ed è la residenza ufficiale del nostro Presidente della Repubblica. Per secoli fu la sede dei pontefici che lì svolgevano le loro attività più “politiche”. L’ultimo Papa ospitato fu Pio IX. Poi, dal 1870, è toccato ai re della casa Savoia. E, infine, ai presidenti della Repubblica italiana. Il primo a risiedervi non fu però Enrico De Nicola, primo presidente italiano. E neppure Luigi Einaudi, secondo, bensì Giovanni Gronchi. Dal 1583, quando è stato costruito, ha ospitato 30 papi e 4 re. E 12 presidenti, compreso Sergio Mattarella. Andiamo a vedere chi sono.
Il Quirinale si estende su una superficie di 110.500 metri quadrati, è il settimo palazzo più grande del mondo ed è 20 volte più grande della Casa Bianca.
Già il capo di Stato provvisorio e poi primo presidente della Repubblica Enrico De Nicola non volle vivere nel palazzo che era stato di Vittorio Emanuele III. Anche il successore Luigi Einaudi rinunciò ad abitare al Quirinale, ma accettò a patto di condividere la stanza con la moglie, a differenza di quanto avevano fatto i re.
Il palazzo presidenziale ospitò poi Giovanni Gronchi (1955-1962), Antonio Segni (1962-1964), Giuseppe Saragat (1964-1971) e Giovanni Leone (1971-1978). Invece, Sandro Pertini (1978-1985) rifiutò di trasferirsi, e anche Francesco Cossiga (1985-1992) usò il Quirinale soltanto come ufficio e sede di rappresentanza. Oscar Luigi Scalfaro (1992-1999) si convinse a risiedere nell’edificio solo a partire da metà mandato, mentre Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006) e Giorgio Napolitano (2006-2015) andarono ad abitarvi con la famiglia.
E ora Sergio Mattarella (anche se dal 3 agosto è nel suo “semestre bianco”, periodo che anticipa l’addio al Quirinale), che esattamente vive in Vicolo della Rosa all’Alloro 1, Roma, indirizzo esatto del Palazzo del Quirinale.
È qui che dal 3 febbraio 2015 l’avvocato costituzionalista ha scelto di vivere.
L’appartamento di Mattarella si trova alla fine della cosiddetta «manica lunga» nella «Palazzina del Fuga», dalla parte opposta rispetto all’entrata principale del Quirinale. Anche Napolitano nei primi tre anni del suo mandato abitò quell’appartamento, poi scelse di spostarsi verso la piazza dove si trova il «bastione» del Quirinale.
L’appartamento di Mattarella è grande ma non gigantesco: circa 100 metri quadrati, arredato con mobili del settecento e dotato di una cucina privata. La zona per gli incontri istituzionali fa da cornice al cortile d’onore dove si svolgono le cerimonie di rappresentanza.
Imponente, magico, nel cuore di Roma, il Quirinale conta 1.200 stanze e quasi mille impiegati che non solo seguono l’attività del Capo dello Stato ma gestiscono anche l’inestimabile patrimonio composto da arazzi di grande pregio, ben 261 pezzi, mobili e dipinti, sculture e carrozze storiche, orologi astronomici, libri di grandissimo valore, giardini, serre, lampadari e il secondo tappeto più grande del mondo.

Salottino del tè
Sino al 2014 la dimora del Presidente della Repubblica Italiana a Roma era il palazzo presidenziale più grande del Mondo. Solamente qualche anno fa è stato superato dal palazzo di Ak Saray, del presidente turco Erdogan, che si trova ad Ankara.
Per secoli fu la sede dei pontefici che lì svolgevano le loro attività più “politiche”. L’ultimo Papa ospitato fu Pio IX. Poi, dal 1870, è toccato ai re della casa Savoia. E, infine, ai presidenti della Repubblica italiana. Il primo a risiedervi non fu però Enrico De Nicola. E neppure Luigi Einaudi bensì Giovanni Gronchi.
Tra le perle di grande pregio c’è la cappella Paolina, che ha le stesse caratteristiche architettoniche e proporzionali della Cappella Sistina e ha anche ospitato alcuni conclavi. C’è poi la famosissima scala elicoidale del Mascarino, che conduceva agli appartamenti dei pontefici, ai quali si poteva accedere direttamente a cavallo. E ancora degna di nota è “la loggia d’onore”. Qui si svolgono le conferenze stampa in occasione delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo.
L’ambiente più grande del palazzo è però “il salone delle feste”: qui giura il nuovo governo e si tengono i pranzi ufficiali. Sala da ballo durante la permanenza dei Savoia, oggi il pavimento è protetto da quello che è considerato il secondo tappeto più grande del mondo, che si estende per circa 300 metri quadri.
Il Quirinale, naturalmente, è uno dei simboli dello Stato italiano.
Costruito a partire dal 1573, è uno dei più importanti palazzi della capitale, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista politico: alla sua costruzione e decorazione lavorarono insigni maestri dell’arte italiana come Pietro da Cortona, Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pannini e Guido Reni. Attualmente, ospita anche un ampio frammento d’affresco di Melozzo da Forlì.
Il Palazzo si impose, soprattutto a partire dal pontificato di Paolo V Borghese, come residenza stabile dei papi, eretto infatti inizialmente come residenza estiva del romano pontefice, divenne sede pressoché alternativa ai palazzi vaticani.

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