Lo sapevate? Che cosa rappresenterebbe “Er Core de Nerone”, un sampietrino dalla forma particolare?

Lo sapevate? Che cosa rappresenterebbe “Er Core de Nerone”, un sampietrino dalla forma particolare? Abbiamo già parlato in un’altra occasione del “Core de Nerone”, un curioso sampietrino a forma di cuore che si trova in piazza San Pietro, questa volta
Lo sapevate? Che cosa rappresenterebbe “Er Core de Nerone”, un sampietrino dalla forma particolare?
Abbiamo già parlato in un’altra occasione del “Core de Nerone”, un curioso sampietrino a forma di cuore che si trova in piazza San Pietro, questa volta invece andremo a vedere tutte le interpretazioni (alcune anche strampalate) che vengono date a questa pietra dalla forma così particolare. Che cosa rappresenterebbe questa pietra? E perché venne messo lì? Andiamo a scoprirlo.
Il sampietrino a forma di cuore si trova in Piazza San Pietro a sinistra dell’Obelisco. Esattamente nella parte sud-ovest della Rosa dei Venti, nella sezione che indica il Libeccio, dove c’è una lastra rotonda di marmo, sul lato sinistro guardando la Basilica, proprio ai piedi dell’obelisco. Chissà quante volte romani e turisti lo hanno calpestato senza sapere di passare su qualcosa di unico.
Un altro racconto ancora parla di un incisore molto speciale: uno dei garibaldini radunati lì il 2 Luglio 1849 da Giuseppe Garibaldi il giorno prima di abbandonare Roma, per il discorso tenutosi in quella stessa piazza proprio quel giorno: “Io esco da Roma. Chi vuol continuare la guerra contro lo straniero, venga con me […]”. Discorso che determinò solennemente la fine della Repubblica Romana.
Ma la storia parlerebbe diversamente. La realtà nuda e cruda sarebbe infatti figlia, ancora una volta dell’immaginazione: Er Core de Nerone infatti non sarebbe altro che un ex blocchetto, diventato sampietrino, e così ribattezzato da un gruppo di bambini del rione Borgo, giocherelloni e soprattutto molto fantasiosi.
Ennesima interpretazione: l’area occupata oggi dalla Basilica di San Pietro era, nei tempi antichi, lo stesso luogo su cui sorgeva il circo di Nerone, luogo in cui persero terribilmente la vita molti martiri. Da lì l’idea che che il cuore potesse esser stato inciso in memoria di tutti coloro che subirono un martirio.
C’è di più (e questa potrebbe anche non essere una leggenda ma la storia vera del sampietrino a forma di cuore): in quel punto della piazza fu l’abate astronomo Filippo Luigi Gigli nel 1817, che coi suoi progetti trasformò l’obelisco vaticano in una meridiana enorme. Fu probabilmente lui a mettere là il famoso sampietrino a forma di cuore, magari per impreziosire ancora di più quel luogo.

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