Lo sapevate? Nel cuore di Roma c’è la campana più piccola e antica della città

Lo sapevate? Nel cuore di Roma c’è la campana più piccola e antica della città. In una piccola ma magnifica chiesa romanica da record (vanta anche il campanile più piccolo della città, incastonato tra i tetti, sembra quasi un giocattolo)
Lo sapevate? Nel cuore di Roma c’è la campana più piccola e antica della città.
In una piccola ma magnifica chiesa romanica da record (vanta anche il campanile più piccolo della città, incastonato tra i tetti, sembra quasi un giocattolo) c’è una campana minuscola, la più piccola di Roma (misura appena quarantacinque centimetri di diametro), ed è anche la più antica, più del campanile e della chiesa, come attesta la data che vi è incisa: Anno Domini Millesimo Sexagesimo IX, scoprite dove si trova.
Fa parte della chiesa di San Benedetto in Piscinula a Trastevere. In un quartiere dove è ancora possibile trovare scorci di Roma medievale ormai sparita è possibile visitare una chiesa che nasconde dei segreti bellissimi.
La chiesa sorge in fondo a Piazza in Piscinula. Il toponimo della piazza, così chiamata dal XII secolo, deriva dall’essere stata aperta sui resti di uno stabilimento di bagni pubblici – di cui ora non resta nulla, ma i cui ruderi erano visibili fino al XVIII secolo nei pressi della chiesa – in prossimità del Ponte Cestio, in una delle zone in cui Trastevere, se si voltano le spalle al Lungotevere con il suo traffico e i suoi muraglioni, conserva più tracce della propria forma medioevale.
A San Benedetto sono legati il nome e la leggenda della chiesa: essa si dice infatti fondata sulle case degli Anicii (ai quali è intitolata oggi la vicina via Anicia), nel luogo in cui San Benedetto da Norcia, che si voleva imparentato con quella famiglia, abitò quando era venuto a studiare a Roma alla fine del V secolo: ancora si mostra un cubicolo dove il futuro monaco avrebbe abitato, prima di andare eremita, pregando l’immagine della Madonna che, a sinistra dell’ingresso, è il luogo più rilevante della chiesa.
Le notizie sulla storia non leggendaria della piccola chiesa sono tuttavia scarse, anche se è citata nel Catalogo di Cencio Camerario (poi Papa Onorio III Savelli). Aveva certo annesso un convento, e fu parrocchia dal 1386 al 1824. La prima costruzione pare sia stata una cappella edificata nell’VIII secolo, mentre risale certo all’XI secolo il campaniletto. Rifatta nel corso del XIX secolo, a giudicare dalla facciata e da alcune foto del 1905, era molto decaduta, ed è stata restaurata di recente.
Il restauro è stato completato nel 2007: l’ambiente interno è stato ripulito dalle incrostazioni settecentesche e sono state riportate a vista le murature medioevali ed alcuni affreschi molto interessanti, in più sono stati valorizzati i resti della bella ornamentazione cosmatesca dei pavimenti.

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