Bahamas, tre naufraghi sopravvivono 33 giorni mangiando cocco e insetti
Bahamas, tre naufraghi sopravvivono 33 giorni mangiando cocco e insetti
Bahamas, tre naufraghi sopravvivono 33 giorni mangiando cocco e insetti
Per oltre un mese si sono nutriti di cocco e insetti dopo aver fatto naufragio su un’isola deserta. Disavventura a lieto fine per tre cubani i quali sono stati messi in salvo dalla Guardia Costiera americana durante un’operazione di controllo
Per oltre un mese si sono nutriti di cocco e insetti dopo aver fatto naufragio su un’isola deserta. Disavventura a lieto fine per tre cubani i quali sono stati messi in salvo dalla Guardia Costiera americana durante un’operazione di controllo di routine.
I tre, due uomini e una donna, sono stati avvistati su un isolotto disabitato delle Bahamas dopo che un elicottero ha avvistato delle persone che cercavano di attirare l’attenzione sventolando una bandiera improvvisata.
A causa delle condizioni meteo, il gruppo non è stato subito soccorso ma solo dopo una giornata. Nel frattempo gli agenti della Guardia Costiera avevano hanno lanciato ai naufraghi acqua e una radio.
I tre cubani hanno detto di essere arrivati sull’isola a nuoto dopo che la loro barca si è capovolta a causa del mare agitato.
Secondo i soccorritori americani il salvataggio dei tre è un vero e proprio miracolo.
Rubrica Interviste ai cittadini. Di cosa avrebbe bisogno il tuo quartiere per migliorare? Seconda Puntata – Quartiere Trieste Salario (Coppedè)
Eccoci al nostro secondo appuntamento per la nuova rubrica dove intervisteremo cittadini che vogliano presentare la propria zona o quartiere e proporre, segnalare iniziative, idee, progetti per migliorare, un pezzetto alla volta la città. Spesso chi vive a Roma si lamenta della condizione in cui versa la Capitale, la sfida è quella di non attenersi esclusivamente alla critica di ciò che non funziona, ma di attivarsi concretamente effettuando delle richieste specifiche. Abbiamo incontrato Noemi Euticchio di Trieste Salario e l’abbiamo fatto in uno dei luoghi più suggestivi di Roma, il quartiere progettato da Gino Coppedè.
Rubrica Interviste ai cittadini. Di cosa avrebbe bisogno il tuo quartiere per migliorare? Seconda Puntata – Quartiere Trieste Salario (Coppedè)
Eccoci al nostro secondo appuntamento per la nuova rubrica dove intervisteremo cittadini che vogliano presentare la propria zona o quartiere e proporre, segnalare iniziative, idee, progetti per migliorare, un pezzetto alla volta la città. Spesso chi vive a Roma si lamenta della condizione in cui versa la Capitale, la sfida è quella di non attenersi esclusivamente alla critica di ciò che non funziona, ma di attivarsi concretamente effettuando delle richieste specifiche. Abbiamo incontrato Noemi Euticchio di Trieste Salario e l’abbiamo fatto in uno dei luoghi più suggestivi di Roma, il quartiere progettato da Gino Coppedè.
Già Vistanet ha dedicato doversi articoli a questo straordinario pezzo di Roma, ricco di storia ed esoterismo. Avevamo passato anche una notte in questo gioiello nell’isolato compreso fra via Tagliamento, via Arno, via Ombrone, via Serchio e via Clitunno, ammirando la fontana delle rane, i villini delle fate, il palazzo del ragno. Ci siamo lasciati trasportare dalla sua atmosfera fiabesca scelta come ambientazione per i film di Dario Argento, Richard Donner, Francesco Barilli. Lo stesso Coppedè si ispirò per la sua progettazione al film “Cabiria” di Giovanni Petrone del 1914 scritto da Gabriele D’Annunzio. Noemi ci accoglie con la frizzatezza tipica di chi nella vita di occupa di stand-up comedy.
Noemi, cosa vorresti per il quartiere?
“Coppedè è una zona unica in tutta Italia. Per quanto mi riguarda proporrei, come cittadina, di fare un piccolo quadrante pedonale. In modo che non solo nel week end ma anche durante la settimana si possa avere accesso a queste architetture meravigliose”.
Cosa ti piacerebbe proporre?
“Questo luogo vive soprattutto di giorno, la sera è meno attivo, ma sarebbe utile per gli abitanti del luogo, soprattutto per i giovani, creare dei gruppi di aggregazione sociali e culturali.
Io mi occupo di stand up comedy ed ho scoperto che è possibile fare critica sociale anche in questo modo divertendoci. Del resto qui siamo anche circondati dal verde, abbiamo villa Borghese, Villa Ada e soprattutto nei mesi estivi sarebbe bello creare dei gruppi di creativi”.
Hai altre idee?
“Il quartiere Salario-Trieste è un luogo elegante, è un posto dove ci vivono anche persone altolocate, qui ci sono le sedi di quasi tutte le Ambasciate. Sarebbe utile proporre ai tanti bar e locali, in questo caso al municipio di poter fare dei dehor comuni. Mi piacerebbe che diventasse realtà l’idea di dare un’immagine coordinata alla parte all’aperto di bar o ristoranti, spesso sul marciapiede di una via o in una piazza, attrezzata con tavolini e sedie per i clienti. Questo restituirebbe un’estetica migliore e più decorosa, degna del territorio in cui viviamo”.
C’è un posto della zona a cui sei legata particolarmente?
“Sicuramente via Salaria, sede della mia università, ogni volta che passo lì davanti mi commuovo pensando al passato”.
Roma è un’infinita fonte di aneddoti, vicende, storie, leggende. Costantino Maes è tra i pubblicisti che all'inizio del '900 si sono dedicati più assiduamente alle curiosità romane, cercando storie molto particolari ma…
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