Monumenti romani: piazza Navona, una delle più belle e amate della città
Monumenti romani: piazza Navona, una delle più belle e amate della città. (SECONDA PUNTATA). Nella prima puntata avevamo visto come in epoca antica lì dove oggi c’è piazza Navona, durante il periodo imperiale romano, si trovasse lo stadio di Domiziano
Monumenti romani: piazza Navona, una delle più belle e amate della città.
(SECONDA PUNTATA). Nella prima puntata avevamo visto come in epoca antica lì dove oggi c’è piazza Navona, durante il periodo imperiale romano, si trovasse lo stadio di Domiziano (della pista sono conservate la forma e le dimensioni). I resti di questa antica struttura si trovano qualche metro metri al di sotto dell’odierno piano stradale. Oggi andremo a vedere da quali edifici e strutture è composta la piazza.
L’uso ludico della piazza (gare, corse e manifestazioni acquatiche), nato in epoca antica si protrarrà fino ad età rinascimentale avanzata quando ancora appare come area adibita ad addestramento cavalleresco e ludi carnevaleschi.
Tra il 1810 ed il 1839 nella piazza si tennero le corse al fantino, ossia corse di cavalli montati (che però non avevano parentela con le più famose corse dei barberi di Via del Corso).
Descrizione di piazza Navona: Piazza Navona è un simbolo della Roma barocca, con elementi architettonici e scultorei di Gian Lorenzo Bernini (la Fontana dei Quattro Fiumi al centro della piazza, che rappresenta il Danubio, il Gange, il Nilo ed il Rio della Plata, i quattro angoli della Terra), Francesco Borromini e Girolamo Rainaldi (la chiesa di Sant’Agnese in Agone, davanti alla fontana del Bernini) e Pietro da Cortona (autore degli affreschi della galleria di Palazzo Pamphilj).
La piazza doveva celebrare la grandezza del casato dei Pamphili (in una sorta di competizione con i Barberini ed i Farnese) ed Innocenzo X (nato Giovanni Battista Pamphilj) volle che vi si erigesse il palazzo omonimo e che la piazza fosse ornata con opere di ingente valore. Per il riassetto dell’area si ricorse perciò alla demolizione di alcuni isolati, quali i palazzi Cybo e Mellini, mentre la gara per l’aggiudicazione delle commesse fu combattuta senza esclusione di espedienti fra i principali architetti del tempo.
Piazza Navona ha anche altre due fontane: la Fontana del Moro, scolpita da Giacomo della Porta e ritoccata dal Bernini, situata nell’area sud della piazza, e la Fontana del Nettuno (originariamente fontana dei Calderari), situata nell’area nord, opera di Gregorio Zappalà e Antonio Della Bitta. Si affacciano sulla piazza anche diversi palazzi: Palazzo Braschi – della fine del XVIII secolo, sorto sull’area dove sorgeva il palazzo fatto costruire da Francesco Orsini prefetto di Roma nel ‘400; Palazzo De Torres – Lancellotti – eretto intorno al 1552 da Pirro Ligorio; Palazzo Pamphilj – eretto tra il 1644 ed il 1650 circa da Girolamo Rainaldi; Palazzo Tuccimei (già de Cupis Ornani)- eretto nella seconda metà del XVI secolo, su un palazzetto e delle case limitrofe del secolo precedente. La piazza ospita un mercato che nel tempo è divenuto tradizionale.
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