Genova, camion contro monopattino: muore una giovane mamma
Genova, camion contro monopattino: muore una giovane mamma
Genova, camion contro monopattino: muore una giovane mamma
Ha salutato la figlia, poi dopo 300 metri si è scontrata con il suo monopattino elettrico contro un Tir. La tragedia è accaduta a Genova alle 9 del mattino. Federica Picasso, impiegata di 35 anni, sposata, con figli, è rimasta
Ha salutato la figlia, poi dopo 300 metri si è scontrata con il suo monopattino elettrico contro un Tir. La tragedia è accaduta a Genova alle 9 del mattino. Federica Picasso, impiegata di 35 anni, sposata, con figli, è rimasta stritolata dalle ruote di un autoarticolato, nel quartiere di Marassi a Genova. La dinamica dell’incidente non è chiara: l’impatto è avvenuto dopo una caduta o dopo un urto.
Sul fatto indagano gli agenti della Sezione Infortunistica della Polizia Locale che hanno raccolto la testimonianza di un pensionato. Sul posto, gli operatori sanitari del 118 ma per la mamma non c’era più nulla da fare.
Sono stati 125 gli incidenti gravi che nel 2020 hanno riguardato monopattini in Italia, con un decesso a Budrio (Bologna) a giugno, 11 feriti con prognosi riservata e 49 con prognosi superiore ai 40 giorni, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Monopattini dell’Asaps, l’Associazione Sostenitori Polstrada.
Rubrica interviste ai cittadini. Di cosa avrebbe bisogno il tuo quartiere per migliorare? Puntata 6, Rione Monti
Continuano i nostri incontri con i romani. E voi, cosa consigliereste per migliorare la Capitale? Siamo alla ricerca di idee complete, non solo segnalazioni su ciò che non funziona. La sesta puntata è dedicata al Rione Monti.
Rubrica interviste ai cittadini. Di cosa avrebbe bisogno il tuo quartiere per migliorare? Puntata 6, Rione Monti.
Continuano i nostri incontri con i romani. E voi, cosa consigliereste per migliorare la Capitale? Siamo alla ricerca di idee complete, non solo segnalazioni su ciò che non funziona. La sesta puntata è dedicata al Rione Monti.
Proseguono i nostri incontri con i cittadini romani ed i loro suggerimenti per migliorare la città.
Una costante è il malcontento che si riflette sia nelle periferie che nel centro storico. Queste microinterviste hanno lo scopo di diventare una piccola fotografia di ciò che le persone vorrebbero chiedere alle istituzioni.
Oggi ci siamo recati nel cuore della capitale italiana, il quartiere Monti, una delle aree più affascinanti e storicamente ricche di Roma. Conosciuto per le sue strade acciottolate, le antiche rovine e l’atmosfera bohemienne, Monti offre un mix perfetto di antico e moderno, attirando turisti e artisti da tutto il mondo.
Il quartiere Monti ha una storia che risale all’epoca romana: originariamente conosciuto come Suburra, era una zona popolare e densamente abitata, spesso associata a una reputazione turbolenta e vivace.
La topografia del quartiere, caratterizzata da colline e valli, ha dato il nome attuale a Monti. A due passi dal Colosseo e i Fori, il rione è noto per le sue gallerie d’arte, i negozi vintage e le boutique artigianali.
Abbiamo intervistato Nicola Barone del Comitato Rione Monti di Roma. Afferma che il turismo stia soffocando uno dei rioni più antichi di Roma, abitato da pochi residenti in quanto la maggior parte degli appartamenti sono stati trasformati in bed and breakfast, negozi e locali sono rivolti per di più ad una clientela turistica e come ha affermato “non assistiamo ad una gentrificazione, in quanto la parola comporta una sostituzione di persone con altre ma ad un vero e proprio svuotamento dovuto all’iperturismo che comporta anche problemi di sicurezza perché spesso non si sa chi arriva”.
Ci ha rivelato una notizia inaspettata, ossia ha dichiarato che diverse persone hanno preferendo vendere velocemente la propria casa pur di andare via visto che nella zona è quasi impossibile dormire. Infatti nella zona la vita notturna è piuttosto vivace, essendo uno dei punti di riferimento della movida romana. Ciò è sorprendente in quanto parliamo di uno dei luoghi dove comprare casa avviene spesso a prezzi proibitivi.
“Sto pensando di andare via da Roma, perché c’è una situazione complicata in tutta la città.
Via dei Serpenti è l’asse del rione, è una fila continua tutto il giorno. Il traffico crea un tappo, una fila che inizia da via Nazionale e finisce a via Cavour. Questo crea un tappo per le ambulanze e i vigili del fuoco che non riescono a passare, stando con la sirena accesa e quindi c’è questo suono continuo nelle orecchie dalla mattina alla sera. Sempre a via dei Serpenti il fondo stradale è disastroso, rovinatissimo, inoltre con il progetto della pedonalizzazione, il traffico si è congestionato in alcuni punti”.
“Sono arrivato da Napoli a Roma molti anni fa, ho vissuto in diversi quartieri e sono a Monti negli anni Novanta, ma in trent’anni il quartiere è peggiorato molto, non c’è più il gusto di starci. Oltre al traffico un altro problema è costituito dai tavolini, noi siamo assediati dai tavolini, spesso difficoltosi soprattutto per chi ha disabilità visive o motorie. Bisognerebbe incrementare i controlli per ostacolare gli abusi.”
Roma è un’infinita fonte di aneddoti, vicende, storie, leggende. Costantino Maes è tra i pubblicisti che all'inizio del '900 si sono dedicati più assiduamente alle curiosità romane, cercando storie molto particolari ma…
Roma è un’infinita fonte di aneddoti, vicende, storie, leggende. Costantino Maes è tra i pubblicisti che all'inizio del '900 si sono dedicati più assiduamente alle curiosità romane, cercando storie molto particolari ma…