Roma onora la pioniera dell’assistenza: un viale di Villa Pamphili dedicato a Florence Nightingale.
È stata inaugurata ieri mattina una targa toponomastica che dedica un viale di Villa Pamphili all’infermiera Florence Nightingale.
Un significativo tributo alla fondatrice della moderna professione infermieristica, Florence Nightingale, è stato formalmente inaugurato a Roma. Ieri mattina, la Capitale ha dedicato una targa toponomastica a un viale di Villa Pamphili, riconoscendo l’eredità duratura di questa figura storica che ha rivoluzionato l’assistenza sanitaria attraverso la statistica. L’evento non è stato solo un omaggio a una donna iconica, ma anche un’occasione per riflettere sul ruolo vitale e sulle sfide che la professione infermieristica affronta oggi in Italia.
La cerimonia ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, sottolineando l’importanza attribuita all’iniziativa. Erano presenti il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’assessore alla cultura e al coordinamento delle iniziative riconducibili alla Giornata della Memoria, Massimiliano Smeriglio, e l’assessora alla Cultura, sport, pari opportunità e benessere del cittadino del Municipio XII, Gioia Farnocchia.
Il Sindaco Gualtieri ha evidenziato la centralità di Roma nel panorama della formazione sanitaria nazionale, definendo la città come una delle Capitali mondiali dell’infermieristica. Le sue osservazioni si sono concentrate sulla necessità di rafforzare la categoria, sia in termini numerici che di riconoscimento professionale. Egli ha sottolineato che a Roma si forma quasi la metà degli infermieri di tutto il Paese, un dato significativo che, tuttavia, non è sufficiente a colmare il divario con gli standard europei.
La dichiarazione del primo cittadino ha posto l’accento su una carenza strutturale: l’Italia si attesta su un rapporto di 6,5 infermieri per mille abitanti, una cifra che dovrebbe idealmente raggiungere l’8,4 per mille per allinearsi alla media europea. Questa distanza, ha specificato Gualtieri, non è solo una questione di organico, ma si collega a problemi più ampi. Ha menzionato esplicitamente la necessità di affrontare un problema retributivo che affligge la categoria e, soprattutto, l’urgenza di un rafforzamento della loro funzione quali professionisti della prossimità e non soltanto quali assistenti del medico. L’omaggio a Nightingale, la cui opera ha elevato l’infermieristica a disciplina scientifica e rispettata, serve quindi da monito per il presente e da sprone per il futuro del servizio sanitario nazionale.

L’inaugurazione della targa
Florence Nightingale, nota come “la signora con la lampada” per il suo lavoro durante la guerra di Crimea, ha lasciato un segno indelebile non solo nell’organizzazione ospedaliera e nell’igiene, ma anche nell’uso pionieristico dei dati per dimostrare l’efficacia delle sue riforme. La sua visione di un’assistenza basata sulla competenza e sulla cura compassionevole è il fondamento su cui poggia l’infermieristica contemporanea. Dedicarle un luogo simbolo come un viale in un parco storico della Capitale è un modo per ricordare costantemente il valore inestimabile di questa professione.
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