«È stato uno dei più grandi predatori mai comparso sul pianeta e popolava i mari di tutto il mondo durante il periodo Neogene. I suoi fossili sono rappresentati principalmente da enormi denti triangolari dai bordi finemente seghettati come coltelli. Per
Nell’epoca geologica chiamata Miocene (tra circa 23 e 5,3 milioni di anni fa), la fauna sarda era molto differente da quella attuale. È il paleontologo dell’Università di Cagliari Daniel Zoboli a fornirci un esaustivo quadro di tempi così remoti. «I
Molte inoltre sono le credenze popolari sarde legate alla La Luna e ai pianeti hanno sempre esercitato un grande fascino sull’uomo, fin dalla notte dei tempi. Questo sicuramente perché si riteneva avessero un grande ascendente sulle vicende umane, così tanto
La nostra Isola è purtroppo nota anche per un susseguirsi incessante di scorrerie da parte dei saraceni, specialmente tra l’VIII e il XIX secolo, come dimostra del resto la presenza delle numerose torri di avvistamento costiere lungo tutto il perimetro
«Il territorio sardo-corso faceva infatti ancora parte integrante dell’Europa continentale e sarebbero dovuti trascorrere ancora circa 30 milioni di anni prima che questo si allontanasse dalla sua posizione originaria raggiungendo il centro dell’attuale Mediterraneo occidentale.» In questa nuova puntata de
In alcuni luoghi della Sardegna sono saltati fuori, nel tempo, veri e propri scrigni preziosi di antichi fossili. Tra questi, sicuramente, Ghilarza, Gonnesa e Orosei hanno regalato agli studiosi dei ritrovamenti preziosissimi. Come racconta molto bene Alberto Caocci nel suo
Nel 1981 a Tertenia il proprietario terriero Antonio Murgia, mentre si occupava di lavori di miglioramento nei suoi fondi, riportò alla luce un ripostiglio di antiche monete di grande interesse storico. Come datazione, le monete vennero collocate dagli esperti come
Il matrimonio, celebrato negli anni Trenta a Jerzu, di Pietro Aresu e Amelia Cocco. Ringraziamo per aver concesso la foto la gentile Rosy Aresu, figlia dei due sposi ritratti in questo scatto. Invia anche tu le foto del passato ogliastrino
Un piccolo paese in provincia di Nuoro risulta essere, seppur poco conosciuto, un vero e proprio scrigno di tesori archeologici. Il paesino, Birori, che conta circa 500 anime, nel suo territorio ospita infatti più di 50 siti di interesse culturale,
Continua il nostro piccolo viaggio nel mondo degli antichi mestieri tortoliesi. Dopo aver parlato dei domatori di buoi e dei tagliatori di canne, oggi passiamo in analisi un altro lavoro molto richiesto nella Tortolì del passato, quello del figulo, l’artigiano