Maxi operazione, presso il Carcere di Nuoro, della Polizia Penitenziaria: sequestrati 8 microcellulari, hashish – nascosta nelle parti intime per essere portata all’interno dell’Istituto – ed eseguito un arresto. «Si tratta dell’ennesima operazione messa in atto dagli Uomini della Polizia
«Non è un carcere, è un lager! Hanno scritto che il detenuto ha aggredito un poliziotto, ma non hanno scritto che 20 guardie hanno massacrato il ragazzo! Il detenuto è mio fratello. Ieri abbiamo avuto un colloquio telefonico con lui,
Carcere di Pescara, situazione fuori controllo: come riporta Il Messaggero, nei giorni scorsi un detenuto – di origine italiana – ha inchiodato i genitali a uno sgabello. È stato reso necessario, al fine di togliere il chiodo di ferro, l’intervento
Mario Trudu, 69 anni di Arzana, ha ottenuto il temporaneo differimento della pena, con detenzione domiciliare, per gravi motivi di salute. Lo ha disposto il Magistrato di Sorveglianza di Cagliari accogliendo l’istanza presentata dal legale di fiducia Monica Murru, in
«Il detenuto, al pari degli altri cittadini, ha diritto di essere curato e la sua salute deve essere salvaguardata specialmente quando ci sono evidenti segnali di malattia. È assurdo e inaccettabile che Mario Trudu con una fibrosi polmonare conclamata e
Tre metri quadrati: è questo lo spazio minimo che secondo la Convenzione europea dei diritti dell’uomo dovrebbe essere concesso a un essere umano in regime di detenzione. Sulla base di questo principio, l’ergastolano Piero Piras di Arzana ha fatto causa
Mario Trudu, il detenuto originario di Arzana in carcere da quarant’anni, versa in condizioni di salute precarie, incompatibili con il regime detentivo. A lanciare l’allarme, Maria Grazia Caligaris presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”. Caligaris riporta le preoccupazioni dei familiari dell’uomo
Ennesima aggressione nel carcere di Nuoro. A denunciarla, il sindacato F.P. Cgil. Il detenuto avrebbe, a quanto emerso, colpito l’agente – subito accompagnato all’ospedale – ripetutamente con uno sgabello, senza motivo alcuno. La conseguenze – questa la denuncia – sarebbero