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La Sardegna è un vero scrigno verde, anche se spesso non la si immagina come terra di foreste. E invece, secondo i dati dell’Inventario Forestale Nazionale del 2015, l’isola vanta ben 1.300.000 ettari di superficie forestale. Di questi, 626.140 ettari sono veri e propri “boschi”, mentre 674.851 ettari rientrano nella categoria delle “altre terre boscate”, come arbusteti e zone di transizione.
Ma qual è la tipologia forestale più rappresentata? Le foreste ad alto fusto rappresentano l’anima più maestosa del patrimonio boschivo sardo. Coprono 600.255 ettari e giocano un ruolo cruciale per l’assorbimento di carbonio e la tutela dell’ambiente, oltre ad avere un importante valore ecologico e paesaggistico. Ecco le principali tipologie presenti:
Leccete: 255.463 ettari
Sugherete: 152.755 ettari
Querceti caducifogli: 87.780 ettari
Pinete mediterranee: 34.633 ettari
Impianti di arboricoltura da legno: 25.885 ettari
La vegetazione arbustiva, dominata dalla macchia mediterranea, ricopre 558.795 ettari, ovvero la metà di tutta la superficie nazionale dedicata a questa forma di vegetazione. Un dato che testimonia l’unicità della biodiversità sarda.
Chi possiede le foreste sarde? Un altro dato sorprendente riguarda la proprietà delle foreste:
65% delle superfici è di proprietà privata
30% è di proprietà pubblica
Il restante 5% non è classificato
Allora, hai indovinato? La lecceta, con i suoi oltre 255.000 ettari, è la formazione forestale più diffusa in Sardegna. Una foresta resistente, adattabile e simbolo del paesaggio mediterraneo. Un patrimonio verde da conoscere, proteggere e valorizzare.