Una storia che sembra scritta per il grande schermo, ma che invece è realtà: Adelia e Maria Beatrice Mereu, gemelle originarie di Escalaplano, hanno riabbracciato la loro madre biologica, Maria Veronica Soto Toro, dopo 46 anni di lontananza.
Come raccontato dal Corriere della Sera, il ricongiungimento è avvenuto mercoledì sera all’aeroporto di Santiago del Cile. Lì, tra lacrime e sorrisi, madre e figlie hanno stretto un abbraccio che il tempo non è riuscito a cancellare. L’ultima volta che si erano toccate era il 1979, quando le due neonate vennero separate dalla giovane mamma, allora appena 17enne.
La loro vicenda si inserisce nella drammatica pagina dei cosiddetti “figli del silenzio”: centinaia di bambini cileni sottratti alle famiglie e dati in adozione in maniera irregolare durante il regime di Pinochet.
Il destino, però, ha riaperto quella porta grazie alla curiosità di Alessandro, il figlio di Adelia. Spinto dal desiderio di conoscere meglio le proprie radici, ha convinto la madre a effettuare un test del DNA tramite una piattaforma online di genealogia. Da lì, il tassello mancante: la corrispondenza con la madre naturale.
Adelia, oggi residente a Lesmo e cresciuta in Sardegna da genitori adottivi, ha così ricostruito la sua vera storia familiare. La sorella gemella Maria Beatrice, che vive nel Lazio, ha condiviso lo stesso percorso. Dopo mesi di contatti telefonici e videochiamate, le tre donne hanno potuto finalmente incontrarsi di persona e ritrovare l’abbraccio di una madre perduta da una vita.
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